29 Non portare in casa tua qualsiasi persona, perché sono molte le insidie dell’imbroglione. 30 Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo; come una spia egli attende la tua caduta. 31 Cambiando il bene in male egli tende insidie, troverà difetti anche nelle cose migliori. 32 Da una scintilla il fuoco si espande nei carboni, così il peccatore sta in agguato per spargere sangue. 33 Guàrdati dal malvagio, perché egli prepara il male: che non disonori per sempre anche te! 34 Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa e ti renderà estraneo ai tuoi.
Siracide 11,29-34

Forse ho fatto una lettura troppo “intimistica” di questo brano. Ma realmente non riesco a trovare nessuna presenza “in casa mia”, e cioè nella mia persona e nella mia vita, nessuna “presenza” più pericolosa e dannosa di … me stesso!
Perché è “in me” che trovo presente “l’imbroglione” (ver.29), e “il superbo” (ver.30), e “il peccatore” (ver.32), e “il malvagio” (ver.33), e “l’estraneo” (ver.34).
Mi sono ben presenti questi nemici insidiatori del dono che il Signore mi ha fatto: il dono della sua Parola, del suo Spirito, e dunque di Lui stesso, il mio e nostro Signore!
Ricevo dunque con molta gioia e gratitudine questa Parola, particolarmente oggi, festa della conversione di S.Paolo!
Questa coincidenza ci offre la possibilità di riconoscerci nello stesso dono di conversione e di vita nuova, una vita radicalmente salvata e chiamata ad un’offerta totale!
Ognuno di noi mi sembra quindi invitato oggi alla custodia umile e gelosa del dono ricevuto dal Signore! Per questo, preghiamo veramente l’uno per l’altro! Vi ricordate che siamo in più di milletrecento a trovarci ogni mattina intorno a questa Parola! E sono molti, moltissimi di più dei lettori del nostro povero “foglietto”! Foglietto che vuole essere solo l’occasione di quello che veramente conta, e cioè l’accoglienza e la custodia della Parola di ogni giorno.
Pane quotidiano, essenziale per il cammino di ogni giorno. Aiutiamoci a non perderlo e a nutrircene.
Tutte le Parole del Signore previste oggi per la celebrazione della Messa nella Festa della Conversione di S. Paolo possono aiutarci ad accogliere la Parola del Siracide che anche oggi ci viene incontro e ci abbraccia e ci bacia. Come ogni giorno.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
L’interpretazione di Giovanni mi sembra ottima: è dentro di noi quel nemico, propenso al male, operatore di cose negative, chiamato in vari modi nei versetti odierni. E’ anche vero però che il male e operatori di male li vediamo continuamente attorno a noi. E non sono casi eccezionali. Prendiamo, ad esempio, la corruzione nelle istituzioni politiche, nella realtà economica e sociale. Ogni giorno si scopre un nuovo caso. L’idolo “mammona” è una delle cause principali di questi fenomeni, ma ce ne sono altri… Sono convinto, tuttavia, che il bene, gli atti quotidiani di bontà, di solidarietà e di servizio siano innumerevoli, seppure invisibili e privi di risonanza nei media. Una moltitudine di persone contribuisce ogni giorno all’estendersi del Regno di Dio.