9 Che dunque? Siamo forse noi superiori? No! Infatti abbiamo già formulato l’accusa che, Giudei e Greci, tutti sono sotto il dominio del peccato, 10 come sta scritto: Non c’è nessun giusto, nemmeno uno, 11 non c’è chi comprenda, non c’è nessuno che cerchi Dio! 12 Tutti hanno smarrito la via, insieme si sono corrotti; non c’è chi compia il bene, non ce n’è neppure uno. 13 La loro gola è un sepolcro spalancato, tramavano inganni con la loro lingua, veleno di serpenti è sotto le loro labbra, 14 la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza. 15 I loro piedi corrono a versare sangue; 16 rovina e sciagura è sul loro cammino 17 e la via della pace non l’hanno conosciuta. 18 Non c’è timore di Dio davanti ai loro occhi. 19 Ora, noi sappiamo che quanto la Legge dice, lo dice per quelli che sono sotto la Legge, di modo che ogni bocca sia chiusa e il mondo intero sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio. 20 Infatti in base alle opere della Legge nessun vivente sarà giustificato davanti a Dio, perché per mezzo della Legge si ha conoscenza del peccato.

Commento di d. Francesco Scimè dal canale Telegram “La lectio quotidiana” su Rm 3,9-20: Credo che dobbiamo fare un grande elogio alla Legge, che ci unisce a tutti gli uomini e ci fa ritrovare tutti ugualmente bisognosi di misericordia. È il grande dono della Parola, che, come il nostro caro Giovanni ci ricordava spesso, parla a noi di noi, a me di me e ci butta nelle mani di Dio.

Omelia dialogata messa RITIRO a Sammartini 13.08.2024 Rm 3,9-20