10 I prìncipi presentarono l’offerta per la dedicazione dell’altare, il giorno in cui esso fu unto; i prìncipi presentarono la loro offerta di fronte all’altare.
11 Il Signore disse a Mosè: «Offriranno la loro offerta per la dedicazione dell’altare, un principe al giorno».
12 Presentò l’offerta il primo giorno Nacson, figlio di Amminadàb, della tribù di Giuda; 13 la sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d’argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l’oblazione, 14 una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, 15 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l’olocausto, 16 un capro per il sacrificio per il peccato, 17 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l’offerta di Nacson, figlio di Amminadàb.
18 Il secondo giorno, Netanèl, figlio di Suar, principe di Ìssacar, fece l’offerta. 19 Offrì un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d’argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l’oblazione, 20 una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, 21 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l’olocausto, 22 un capro per il sacrificio per il peccato, 23 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l’offerta di Netanèl, figlio di Suar.
24 Il terzo giorno fu Eliàb, figlio di Chelon, principe dei figli di Zàbulon. 25 La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d’argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l’oblazione, 26 una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, 27 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l’olocausto, 28 un capro per il sacrificio per il peccato, 29 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l’offerta di Eliàb, figlio di Chelon.
30 Il quarto giorno fu Elisùr, figlio di Sedeùr, principe dei figli di Ruben. 31 La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d’argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l’oblazione, 32 una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, 33 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l’olocausto, 34 un capro per il sacrificio per il peccato, 35 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l’offerta di Elisùr, figlio di Sedeùr.
36 Il quinto giorno fu Selumièl, figlio di Surisaddài, principe dei figli di Simeone. 37 La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d’argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l’oblazione, 38 una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, 39 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l’olocausto, 40 un capro per il sacrificio per il peccato, 41 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l’offerta di Selumièl, figlio di Surisaddài.
42 Il sesto giorno fu Eliasàf, figlio di Deuèl, principe dei figli di Gad. 43 La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d’argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l’oblazione, 44 una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, 45 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l’olocausto, 46 un capro per il sacrificio per il peccato, 47 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l’offerta di Eliasàf, figlio di Deuèl.
48 Il settimo giorno fu Elisamà, figlio di Ammiùd, principe dei figli di Èfraim. 49 La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d’argento del peso di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l’oblazione, 50 una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, 51 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l’olocausto, 52 un capro per il sacrificio per il peccato, 53 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l’offerta di Elisamà, figlio di Ammiùd.
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Segnalo alcuni commenti della tradizione ebraica.
L’ordine di successione degli offerenti nei diversi giorni corrisponde alla disposizione di ogni tribù nell’attendamento e nel cammino nel deserto intorno alla Tenda del Convegno.
Gli animali offerti sono simbolo e memoria dei grandi protagonisti della storia della salvezza del popolo di Dio. Al ver.15, come poi alla ripresa dell’offerta per ogni altra tribù, il giovenco, l’ariete e l’agnello sono memoria di altrettante offerte di Abramo, Isacco e Giacobbe. Il capro per il sacrificio per il peccato è memoria della vicenda di Giuseppe. Nel sacrificio di comunione – nel quale l’offerta veniva consumata insieme dal sacerdote e dall’offerente – i due bovini sono memoria di Mosè e Aronne che hanno stabilito la pace tra Dio e il suo popolo; gli arieti, i capri e gli agnelli rappresentano rispettivamente i sacerdoti, i leviti e gli israeliti.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
L’offerta dei capi (pensiamo anche a nome di tutta la tribù che guidano e rappresentano) è per tutti uguale. Non c’è predominio, nè confronto. Davanti al Signore tutti sono uguali e tutti hanno la stessa possibilità di offrire doni a Lui. Sono offerte abbondanti, ci sono tutti i sacrifici descritti e prescritti nel Levitico.,Notiamo anche come tutto sia offerto con ordine e grazia. E’ la bellezza e la semplicità della liturgia.,Il vero sacrificio, quello unico, è quello di Gesù. Tutti offriamo lo stesso sacrificio, senza confronti, quando ci uniamo al Suo, nell’offerta a Dio anche della nostra persona e della nostra vita.