1 Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: 2 «Gli Israeliti si accamperanno ciascuno vicino alla sua insegna con i simboli dei loro casati paterni; si accamperanno di fronte alla tenda del convegno, tutt’intorno.
3 Si accamperanno a oriente, verso levante, quelli dell’insegna dell’accampamento di Giuda secondo le loro schiere. Principe per i figli di Giuda è Nacson, figlio di Amminadàb, 4 e la sua schiera è di settantaquattromilaseicento censiti.
5 Si accamperanno accanto a lui quelli della tribù di Ìssacar. Principe per i figli di Ìssacar è Netanèl, figlio di Suar, 6 e la sua schiera è di cinquantaquattromilaquattrocento censiti.
7 Poi la tribù di Zàbulon. Principe per i figli di Zàbulon è Eliàb, figlio di Chelon, 8 e la sua schiera è di cinquantasettemilaquattrocento censiti.
9 Il totale dei censiti per l’accampamento di Giuda è di centoottantaseimilaquattrocento uomini, suddivisi secondo le loro schiere. Leveranno le tende per primi.
10 L’insegna dell’accampamento di Ruben, suddiviso secondo le sue schiere, starà a mezzogiorno. Principe per i figli di Ruben è Elisùr, figlio di Sedeùr, 11 e la sua schiera è di quarantaseimilacinquecento censiti.
12 Si accamperanno accanto a lui quelli della tribù di Simeone. Principe per i figli di Simeone è Selumièl, figlio di Surisaddài, 13 e la sua schiera è di cinquantanovemilatrecento censiti.
14 Poi la tribù di Gad: principe per i figli di Gad è Eliasàf, figlio di Deuèl, 15 e la sua schiera è di quarantacinquemilaseicentocinquanta censiti.
16 Il totale dei censiti per l’accampamento di Ruben è di centocinquantunm ilaquattrocentocinquanta uomini, suddivisi secondo le loro schiere. Leveranno le tende per secondi.
17 Poi si leverà la tenda del convegno con l’accampamento dei leviti in mezzo agli altri accampamenti. Come si erano accampati, così si leveranno, ciascuno al suo posto, suddivisi secondo le loro insegne.
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I fratelli e le sorelle di Mapanda hanno inviato ieri il loro commento ai vers.1-9 del nostro testo di oggi. Questo è dovuto al fatto che nella loro Chiesa l’Epifania non si è celebrata ieri, ma si celebra in altro giorno. Per questo hanno suddiviso il testo e hanno pregato sui vers.1-9. Non sarei in grado di proporre una riflessione più profonda della loro, che invio per quelli che non la ricevessero:
Numeri 2:1-9 A Giuda viene attribuito il primo posto, e ciascuna tribù poi viene messa al proprio posto, “si accamperà” con ordine (v. 1Cor 15:22-23: “Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo, ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta.”: alla risurrezione, saranno vivificati ognuno nel proprio ordine.,Gesù nella risurrezione è primogenito tra molti fratelli. Di Giuda, nella genealogia di Gesù, è data una sottolineatura importante: “Giacobbe generò Giuda e I suoi fratelli”. La descrizione degli accampamenti sottolinea l’unità del popolo, è come una catena ininterrotta di Quattro gruppi di tribù tre a tre. Oggi leggiamo delle tribù poste a oriente: Giuda, Zabulon e Issacar. Sono uno accanto all’altro. Ricordiamo Il v. del Qoelet (4:12: Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto.”). Le tribù, ordinate secondo il comando del Signore, formano una grande forza, che non si spezza, invincibile. Giuda è accampato verso oriente. Giacobbe aveva detto su di lui: “Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.” (Gen 49:8). Dunque, tutti I fratelli si prostrano a Giuda, perciò si rivolgono tutti verso oriente, così tutti sono rivolti verso “oriente”, verso il Messia atteso.,Insieme a Giuda, ci sono I due fratelli più piccolo nati da Lea. In questa attesa (rivolti a oriente) Giuda porta con sè I suoi fratelli più piccolo. Segno dei più piccolo che, come dice la Scrittura, attendono la consolazione di Israele. “Vessillo” è un termine raro; si trova solo qui e nel Cant (2:4: La sposa dice dello sposo: “Mi ha condotto nella casa del banchetto, e il suo vessillo su di me è amore.”), e così il Cant. dà una interpretazione di questo vessillo.,Anche la parola “accampamento” (“campo”) lo si ritrova nel Cantico dei Cantici, per dire la danza della sposa “a due schiere”: (6:13: “Ritorna, ritorna, o Shulammita, ritorna, ritorna, perché possiamo ammirarti. Che cosa vedete nella Shulammita? Come una danza a due schiere?”). Sono immagini mescolate di guerra e amore, che fanno pensare a una vita tutta dedicata al Signore. E’ importante ricordare che non c’è lotta che questa: per la carità e per l’amore fraterno. Erano (sono) 12 tribù, oggi vediamo che sono solo 4 “vessilli”: è un vessillo che unisce. Questa distribuzione da una parte è tale per cui sono intorno alla Dimora (che è al centro), però nella distribuzione a cerchio (o a croce?) tutti vedono gli altri. Al centro c’è la dimora (il Signore con noi) perciò c’è sempre uno sguardo su quelli che sono con noi. E’ consapevolezza continua che si viaggia insieme.
Aggiungo qui una piccola osservazione sul ver.17, versetto che mi sembra centrale in questa seconda parte del testo di oggi. Mentre per le tribù il testo di oggi e di domani indica la loro posizione quando si accampano, per la Tenda del Convegno si dice del suo levarsi per viaggiare. Infatti sono evidentemente due i movimenti dell’intero popolo: quando si accampa e quando leva l’accampamento per viaggiare. Ed è evidente che il senso profondo di tutto questo è il viaggio, il grande esodo del popolo verso la Terra Promessa. Per questo, forse, la Parola di Dio osserva e descrive la Tenda del Convegno nel suo levarsi per viaggiare. Evidenzia anche la sua centralità in mezzo all’intero popolo. E sottolinea la presenza dei Leviti. Mi permetto di aggiungere due osservazioni che si possono accostare al nostro testo e che a me giungono per la presenza di altri due testi nella nostra preghiera di oggi: Luca 9,23-27 e 1Corinti 1,26-31. Mi ha colpito il suggerimentoo che viene dal testo di Luca dove è il Signore Gesù a dire in quale modo e a quali condizioni lo si deve seguire nel grande viaggio verso il Padre. E 1Corinti precisa che tra questi “viaggiatori”, cioè chiamati al grande viaggio della salvezza, non vi sono che persone piccole, comuni, ordinarie. Il che è di grande consolazione per la mia mediocrità e fragilità.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Questo accampamento, ben ordinato e organizzato, sembra una perfetta immagine del popolo di Dio, in cammino verso la terra promessa; al centro c’è la tenda del convegno, il luogo dell’incontro con il Signore, “attendato” con i suoi e pronto a camminare con loro… Un piccolo particolare: l’ingresso della tenda del convegno guarda ad EST. Quando il sole sorge, a oriente, illumina l’ingresso della tenda, dove – a breve distanza – sono accampati Mosè, Aronne e i suoi figli. E’ questo il lato principale e per questo motivo qui è collocata la tribù di Giuda. Quando fu redatto il libro dei Numeri, al tempo dell’esilio, proprio i sopravvissuti di Giuda tornarono nel loro territorio, dove avrebbero anche ricostruito il tempio.
Dei versetti di oggi mi è piaciuta la semplicità di tutte questa migliaia di persone che non hanno che le loro parentele, le tende, il viaggio e soprattutto il loro Dio.
Come se tutta la loro vita sia raccolta in questo viaggio organizzato dal Signore, fino all’ultimo giorno.
Numeri 2:10-17
Oggi ci viene presentato il secondo gruppo di schiere, che parte dopo il gruppo di Giuda, che abbiamo incontrato ieri. Il capo è Ruben, il primogenito di Israele. Dietro di loro camminerà la Tenda del Convegno, cioè la Dimora del Signore, con i leviti.,E come abbiamo visto che nell’accampamento la Dimora è al centro, poi ci sono i leviti che la custodiscono, poi intorno ci sono gli altri gruppi, così quando si mettono in cammino (nel momento in cui il Signore, per il segno della nube, dà il comando di partire), allora la Dimora continua a restare al centro: la Dimora di Dio, la sua presenza, è dunque al centro sia quando sono fermi e accampati, che quando si muovono e sono in viaggio.,Tutto l’ordine che viene precisato vuole indicare cosa c’è al centro. E tutto questo mostra l’unità profonda che c’è tra la Dimora (cioè Dio) e tutto il popolo. Dio non solo è presente, ma anche vuole partecipare a tutto ciò che accade. E quando Dio punisce il suo popolo Israele per le sue infedeltà e mormorazioni e li fa vagare per 40 anni nel deserto, poi però anche Lui, nella Dimora, vaga con il popolo in questi 40 anni così difficili, ma anche occasione di conoscersi di più a vicenda (Osea parla di “tempo del fidanzamento”). Dio si fa pellegrino con il popolo, come ricorda anche, per mezzo del profeta Natan, a Davide che vuole costruirgli una casa: “Va’ a dire al mio servo Davide: Così dice l’ Eterno: “Mi costruirai tu una casa perché io vi dimori? Poiché io non ho dimorato in una casa, dal giorno in cui ho fatto uscire i figli d’ Israele dall’ Egitto fino ad oggi, ma ho vagato sotto una tenda e in un tabernacolo.” (2Sam 7:5-,6). E’ bellissima questa condivisione totale di Dio con il suo popolo! Quando dice che il gruppo di Ruben si accampa a “sud” l’ebraico usa questa bella espressione, che riferisce ogni posizione all’oriente: “ci sarà l’insegna del campo di Ruben ‘a destra guardando l’oriente’ “! Si accampano a sud, a mezzogiorno. Sono tribù violente, secondo la memoria di Giacobbe nel cap 49:4-5 di Genesi. Ma sono vicini alla Dimora, portata dai leviti (anche del loro padre Levi, in quei vv. si ricorda la violenza). Sembra il segno del nostro essere intorno alla passione di Gesù e alla sua morte, che comincia a mezzogiorno. Ed è speranza della conversione di costumi che speriamo dall’ascolto della Parola di Dio.