31 E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32 Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
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Il titolo e il nome di “Figlio dell’uomo” diventa ora, nel testo evangelico, quello privilegiato per indicare la Persona di Gesù: in Lui e per Lui, il Figlio di Dio, l’intera umanità viene salvata e chiamata nella grande Famiglia dell’unico Padre! Marco dice che si tratta di un “insegnamento” quello che indica nella Pasqua l’evento e l’elemento culminante dell’opera divina del Signore. E in questo modo ci conduce a cogliere il cuore dell’esperienza e della vicenda di ogni cristiano!
L’elemento inevitabilmente doloroso dell’evento pasquale è il rifiuto del mondo religioso: anziani, capi dei sacerdoti e scribi (ver.31)! L’uccisione di Gesù avverrà con l’accordo e l’esecuzione del potere politico romano. Il terzo giorno Gesù risorgerà! Marco precisa che Gesù “faceva questo discorso apertamente” (ver.32), usando un verbo che accompagna sempre nelle Scritture la dimensione aperta e piena della predicazione evangelica.
A questo annuncio Pietro reagisce: “si mise a rimproverarlo”. Questo verbo, che esprime il più delle volte la potenza del Signore contro le forze del male e della morte, sono sempre inopportune sulle labbra degli uomini. E’ dunque Gesù a reagire rimproverando Pietro! E Marco lo lega ad un particolare prezioso: “voltatosi e guardando i suoi discepoli…” (ver.33). Infatti, al cammino pasquale di Gesù è intimamente connessa la sorte della Chiesa e dell’intera umanità! La Pasqua del Signore è la via della salvezza di tutti, come si ascolterà nei versetti seguenti (Marco 8,34-38).
Il rimprovero di Gesù a Pietro è insieme severissimo e misericordioso, e coinvolge l’intera umanità: “Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Il pensiero “secondo gli uomini”, è i pensiero dell’ ”Avversario”, del Satana, fonte e causa del “potere di dare la morte”. In Gesù, Dio si rivela, e pienamente si comunica, come potere di dare la vita! Per questo, Pietro viene ammonito e inviato verso il cammino nuovo della salvezza sua e di tutti: “Va’ dietro a me, Satana!”. La salvezza è seguire Gesù nel suo cammino di sacrificio d’amore, in obbedienza al Padre che vuole trarre a Sé l’intera umanità rinnovata dalla Persona, dalla Parola e dalla Pasqua del Figlio.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.