24 Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. 25 Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. 26 Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. 27 Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 28 Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». 29 Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». 30 Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
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Il miracolo di cui oggi dice il Vangelo sembra essere conferma di quello che abbiamo ascoltato sul mistero del Male e sul suo dominio negativo nella vita delle persone. Il fatto che questo avvenga in terra straniera e per una persona non ebrea significa che quello che in questi giorni abbiamo ascoltato non è caratteristico di una determinata fede religiosa, ma è la realtà dominante ogni uomo e donna della terra. E Gesù stesso, nel suo dialogo con la mamma di questa piccola, conferma che questo è il male del mondo e che dunque universale è l’opera divina che Egli compie. Devo dire che la presenza del Male come grande mistero è percepita e affermata come mistero anche da chi si ritiene non credente.
La fama di Gesù ha varcato i confini della sua terra, ed Egli non può “restare nascosto”. Quel male che ieri Gesù diceva presente nel cuore dell’uomo, oggi si manifesta in questa piccola di cui si dice che è “posseduta da uno spirito impuro” (ver.25), e la sua mamma chiede che a Lui di “scacciare il demonio da sua figlia” (ver.26). Capisco che molti possono sentirsi perplessi ed imbarazzati da simili espressioni, ma “spirito impuro” e “demonio” sono una terminologia appropriata per dire che si tratta di una potenza negativa davanti alla quale ogni sapere e potere umano devono arrendersi: questo è appunto il mistero del Male! Anzi, bisogna dire che per molti proprio questa esistenza del Male diventa obiezione nei confronti di Dio e della sua esistenza: se c’è Dio, perché c’è il male? Per la fede ebraico-cristiana Dio è il liberatore dal male, e Gesù ci ha insegnato di chiedere al Padre di liberarci dal Male. E’ quello che questa donna straniera e pagana chiede a Gesù.
Gesù, con l’immagine del “pane dei figli” che non deve essere “gettato ai cagnolini” (ver.27), porta quella mamma a proclamare la dimensione universale della salvezza che ora proprio con Gesù si compie. Adesso bisogna portare fino ai confini della terra “le briciole dei figli” (ver.28)! La donna rappresenta l’intera umanità che attende e deve ricevere quello che la profezia ebraica ha raccolto e custodito e che ora, in Gesù è dono di liberazione e di salvezza per tutto il mondo. Gesù è il Salvatore del mondo, che ora dice a quella donna: “Il demonio è uscito da tua figlia”. Mi piace trascrivervi una Parola biblica alla quale sono molto affezionato: “Tutte le opere del Signore sono buone; Egli provvederà tutto a suo tempo. Non c’è da dire ‘questo è peggiore di quello’; a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona” (Siracide 39,33-34).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.