31 Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; 32 ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». 33 E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». 34 Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».
Luca 22,31-34

L’espressione “vagliare come il grano” indica la prova, e questa prova riguarda la fede di Simone. Gesù sa che “il vaglio” è imminente e ne conosce anche l’esito: la caduta. Ma Egli è già al di là della prova e della caduta: “…tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli”. Il perdono è concesso in anticipo, senza che nemmeno sia stato chiesto, né condizionato da atti di pentimento. Forse Dio non ha nemmeno bisogno di perdonarci, perché… mai si offende. E’ agli altri, invece, ai fratelli, che possiamo fare e facciamo del male con le nostre azioni.
Oggi mi hanno molto affascinato i primi due versetti di questo breve brano. Cinque sono le parole che vi segnalo: “Satana vi ha cercati per vagliarvi” (v. 35) e le altre quattro al v.32: “Ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli”.
Dunque, le parole che dicono la preghiera, la fede, la conversione e la testimonianza forte data ai fratelli, in modo realistico e anche severo, ma ugualmente sereno e ricco di impegno fraterno. La presenza e l’azione del grande Nemico e l’impegno diretto del Signore in una nostra povera battaglia per la pochezza della nostra fede, per liberarci dal Maligno. Il Signore prega per Pietro e in Pietro la fede non verrà meno. Noi siamo poveri peccatori, del tutto esposti all’assalto del Maligno e del male, che ci vuole imprigionare. Ma Gesù, con la sua preghiera, ci salva, ci libera e ci tiene uniti a Lui e uniti tra noi.
Proprio per questo, Pietro e ciascuno di noi siamo impegnati a confermare i nostri fratelli nella condizione di peccatori, amati, cercati e redenti dal Signore.
Se continueremo a poter ascoltare la parola evangelica, incontreremo Pietro, caduto in un peccato grave, come oggi il Signore lo avverte. Ma il pianto del pentimento lo riporterà al Signore e alla piena comunione con tutti i discepoli e con l’intera umanità.
Dio ti benedica e tu benedicimi. Tuo. Giovanni