1 Disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. 2 È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 3 State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli.
Luca 17,1-3

Il termine “scandalo” è molto delicato. Per Luca, come nel nostro testo è realtà altamente negativa, in altro luogo (Lc.7,23) Gesù stesso dice la condizione positiva di chi non si scandalizza di Lui (Lc.7,23)!
Possiamo quindi ritenere lo scandalo come una realtà o un evento di grande potenza—influenza.
Qui si tratta certamente di qualcosa di negativo!
A questo concorre anche l’indicazione di chi resta vittima dello scandalo: i piccoli (ver.2).
Questi piccoli sono certamente dei “piccoli” o per età, o per condizione di vita!
Ma molto spesso i piccoli sono i discepoli! E’ il significato che mi sembra più probabile nel nostro testo.
La fede è dono sublime e delicato, e ha in ogni persona che la riceve in dono dal Signore una sua caratteristica e una sua storia.
Rispettare questo è essenziale!
In tale piccolezza si può comprendere forse anche il “fratello” del ver.3.
Egli deve essere rimproverato se commette una colpa, ma deve essere perdonato se si pente!
E’ prezioso tutto quello che accompagna e sostiene il dono della fede
Sono parole difficili da capire, anche per la severità con cui Gesù tratta colui che scandalizza. Lo scandalo è la pietra in cui si inciampa, è l’ostacolo che si incontra nel camminare. Se i piccoli sono principalmente i discepoli, o coloro che vorrebbero far parte della comunità dei credenti in Gesù, si può ostacolare il loro cammino dando loro un pessimo esempio: divisioni, rivalità, ricerca del proprio prestigio, del denaro, ostacolare la comunione… Gesù poi conclude questa parte del suo discorso con quel ritornello che indica una priorità assoluta per i suoi discepoli: se il fratello ti offende, se ti ferisce, tu perdonalo!