Le levatrici ebree Sefora e Pua avrebbero dovuto, per contrastare completamente il decreto diabolico del faraone, lasciare in vita i bambini maschi ed uccidere le femmine. Il racconto dell’Esodo, che evidentemente parla solo del salvataggio dei maschi e non dell’eliminazione delle femmine – che non c’è stata – va perciò inteso a livello spirituale e non letterale o materiale. L’elemento maschile rappresenta la dimensione spirituale presente nella persona umana sia maschio sia femmina e l’elemento femminile evoca la tensione, presente in ognuno e in ognuna, verso le realtà materiali e terrestri. Le stesse levatrici, che per l’etimologia dei loro nomi indicano la ricerca delle cose celesti e quella di una giusta regola di vita nelle realtà terrestri, assumono significati ulteriori: ora i due testamenti, ora i maestri della Chiesa, ora i fondatori delle Chiese denominate “case di preghiera”, ora il principio della sapienza che consiste nel timore di Dio.