IV Domenica di Quaresima – Laetare (Anno C).

N.B: – Il lezionario ufficiale, in alternativa alle letture dell’anno C, prevede la possibilità di seguire le letture della IV domenica di Quaresima dell’anno A. In tale caso v. il post della IV domenica, anno A, dell’anno 2020.

Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Gs 5,9-12 Sal 33 2Cor 5,17-21 Lc 15,1-3.11-32

– Scarica il file PDF con testi in formato poliglotta(V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della messa della IV Domenica di Quaresima (Anno C)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

Giosuè 5,9-12

In quei giorni, 9 il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».
[Quel luogo si chiama Gàlgala fino ad oggi.] 10 Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico. 11 Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, azzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno. 12 E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.

Salmo 33(34)

R.: Signore ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te.

2 Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
3 Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

4 Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
5 Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato. R.

6 Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
7Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce. R.

2Corinzi 5,17-21

Fratelli, 17 se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.
18 Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. 19 Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.
20 In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
21 Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

Luca 15,1-3.11-32

In quel tempo, 1 si avvicinavano a Gersù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2 I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
3 Ed egli disse loro questa parabola: 11 «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. 13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. 14 Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. 17 Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. 20 Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. 22 Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. 23 Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26 chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. 27 Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. 28 Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. 29 Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. 31 Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)

 

CONVOCAZIONE
50 VERSO TE O CITTÀ SANTA (Sal 121)

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Rit. Verso te o città santa
verso te terra del Salvator
pellegrini camminando
noi veniamo a te

1 Io fui pieno di gioia
quando hanno detto a me
venite e andiamo
alla casa del Signor
ed ora i nostri piedi
stanno alle tue porte
si fermano i piedi
davanti a te Gerusalem

2 Gerusalemme santa
città riedificata
tu sei ricostruita
compatta e salda in unità
a te Gerusalemme
verranno le tribù
è legge in Israele
lodando il nome del Signor

3 là sono stabiliti
i seggi di giustizia
risiedono i troni
della casa di Davide
la pace domandate
sopra Gerusalemme
sia pace a chi ti ama
sia pace alle tue mura

4 per amici e fratelli
dirò su te sia pace
per la casa di Dio
io chiederò il bene per te
sia gloria al Padre al Figlio
allo Spirito Santo
com’era nel principio
ora e per tutti i secoli

 

INIZIALE
278 DALL’EGITTO USCI’ ISRAEL (Sal 113)

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1) Dall’Egitto uscì Israel
Giuda divenne il tempio di Dio
vide il mar, si ritirò
anche il Giordano indietro tornò
monti e colli balzano
come agnelli di un gregge
tremi la terra davanti a Dio
egli che in lago la rupe mutò

A Te la gloria
al nome tuo
per la tua grazia
e fedeltà (2v)

2) non a noi non a noi
ma al tuo nome dà gloria Signor
per la tua grazia e fedeltà
al tuo nome dà gloria Signor
più non diranno i popoli
dove è mai il loro Dio
il nostro Dio è nel ciel
compie ogni cosa per suo voler

3) oro e argento gl’idoli lor
fatti da mano dell’uomo
hanno la bocca non parlano
hanno orecchi non odono
simile a loro diventerà
colui che idoli si farà
in Dio confida Israel
aiuto e scudo è il loro Signor

4) confiderà nel suo Signor
chi custodisce timore nel cuor
egli il loro aiuto
loro aiuto e scudo è il Signor
Dio ricorda ricorda noi
benedizione ci dona il Signor
piccoli e grandi benedirà
quanti avranno timore nel cuor

5) renda fecondi voi il Signor
egli che ha fatto la terra ed il ciel
sono i cieli del Signor
la terra ha dato agl’uomini
non potrà mai lodare Iddio
chi nella tomba discenderà
dai viventi il nostro Dio
benedizione eterna avrà

OFFERTORIO
252 CHI CI SEPARERA’ (Rm 8)

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1) Chi ci separerà dal suo amore
la tribolazione, forse la spada
Né morte o vita ci separerà,
dall’amor di Cristo Signore.

2) Chi ci separerà dalla sua pace
la persecuzione, forse il dolore
Nessun potere ci separerà
da Colui che è morto per noi.

3) Chi ci separerà dalla sua gioia
chi potrà strapparci il suo perdono
Nessuno al mondo ci allontanerà
dalla vita in Cristo Signore.

4) Chi ci separerà dal suo amore
Forse il presente o l’avvenire
fame o angoscia mai ci priverà
dell’amor di Cristo Signore

5) Per te Signore come agnelli
siamo messi a morte tutto il giorno
ma in tutto questo ci fai trionfar
nell’amor che Cristo ha per noi

6) Chi ci separerà dal suo amore
nè profondità né mai altezza
Né alcun altra creatura
Spegnerà il suo amore per noi

7) chi ci separerà dal suo amore
chi è contro noi? Dio è per noi
Lui che il Figlio per noi consegnò
ci darà ogni cosa in Lui

8) chi ci separerà dal suo amore
chi ci accuserà? Lui che perdona?
morì per noi e risuscitò
presso il Padre prega per noi

COMUNIONE
263 DIO E’ AMORE (1 Gv 4)

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Dio è amore Dio è amore
ci ha dato la vita nel Figlio suo
sia gloria a Te Dio Padre
al Figlio tuo Gesù ed allo Spirito
Dio amore

1) ci ameremo gl’ uni gl’ altri
perchè l’amore è da Dio
colui che ama generato è da Dio
e conosce Dio
si manifestò l’amore
mandò il Figlio suo nel mondo
vita abbiamo ricevuto in Lui
per Lui vita ci donò

2) in questo fratelli sta l’amor
non noi abbiamo amato Dio
ma lui ci amò e diede il figlio suo per noi
dei peccati vittima
se così ci ama il Signor
amiamoci gli uni gli altri
se in questo modo il nostro Dio ci amò
anche noi amiamoci

3) mai nessuno al mondo ha visto Dio
ma se ci amiamo tra di noi
Dio rimane in noi ed è perfetto il suo amor
il suo amor rimane in noi
conosciamo d’essere in Lui
in noi lo Spirito donò
al suo amore noi abbiam creduto
Dio è amore

4) chi rimane nell’amore
rimane in Dio e Dio in lui
il vero amore allontana il timor
non c’è timore nell’amor
tu non puoi amare il Signor
quel Dio che tu non vedi
se non amerai anche il tuo fratello
che i tuoi occhi vedono

FINALE
124 ANDATE ED IMPARATE (Mt 9)

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Rit. Andate ed imparate
che cosa vuole dire
misericordia vuole il Signor
e non il sacrificio
non son venuto a chiamare giusti
ma peccatori
bisogno non hanno del medico
i sani ma i malati

1 Gesù vide un uomo
al banco delle imposte
gli disse il Signore seguimi
il suo nome era Matteo
egli si alzò e lo seguì
un gran banchetto fece a lui
di pubblicani e peccatori
la sua casa si riempì

2 Perché coi peccatori
mangiate e bevete
non fan digiuno e non pregano
i tuoi discepoli Signor
Potete voi far digiunar
gli invitati a nozze
mentre lo sposo è con loro
così rispose il Signor

3 Al primo posto non seder
se a nozze invitato sei
non ti diranno “cedi il posto
a chi è più grande di te”
Al posto ultimo starai
chi t’ha invitato ti dirà
“Amico siedi più avanti”
allora onore ne avrai

4 A pranzo tu non invitar
fratelli amici o ricchi
sicchè tu abbia contraccambio
invita ciechi e poveri
Beato allora tu sarai
nulla avrai da loro
riceverai la ricompensa
nella resurrezione

5 Un uomo a cena invitò
venite pronto è ormai
io ho comprato un campo scusami
io ho preso moglie non verrò
Al servo disse il Signor
per piazze e vie uscirai
poveri zoppi storpi e ciechi
alla mia cena condurrai

6 Il servo disse mio Signor
ancora posto in casa c’è
esci e spingili ad entrare
la casa mia sia piena
Un commensale vide il re
senza veste di nozze
amico come sei entrato
senz’abito nuziale

7 Dove comprare pane
perché costoro mangino
ma cinque pani e due pesci
che cosa son per tanti
Sopra i pani e i pesci
rese le grazie il Signor
distribuì finche ne vollero
dodici ceste ne avanzò

8 Beato è quel servo
che il Signore troverà
a dare cibo a suo tempo
agli altri servi del Signor
Da oriente ad occidente
da settentrione a mezzodì
verranno e siederanno a mensa
nel regno del Signore