XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)

Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
2Re 4,8-11.14-16a Sal 88 Rm 6,3-4.8-11 Mt 10,37-42.

– Scarica il file PDF con testi in formato poliglotta(V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

2Re 4,8-16a (4,8-11.14-16a)

8 Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
9 Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. 10 Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare». 11 Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. [12 Egli disse a Giezi, suo servo: «Chiama questa Sunammita». La chiamò e lei si presentò a lui. 13 Eliseo disse al suo servo: «Dille tu: “Ecco, hai avuto per noi tutta questa premura; che cosa possiamo fare per te? C’è forse bisogno di parlare in tuo favore al re o al comandante dell’esercito?”». Ella rispose: «Io vivo tranquilla con il mio popolo».] 14 Eliseo replicò: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». 15 Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. 16a Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia».

Dal Salmo 88(89

CIO’ CHE OCCHIO NON VIDE NE’ ORECCHIO UDI’
DIO HA PREPARATO A CHI LO AMA

2 Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
3 perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».RIT

16 Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
17 esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia. RIT.

18 Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
19 Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d’Israele. RIT.

Romani 6,3-11 (6,3-4.8-11)

Fratelli, 3 non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
4 Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. [5 Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. 6 Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. 7 Infatti chi è morto, è liberato dal peccato.]
8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. 11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Matteo 10,37-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
37 «Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; 38 chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
39 Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
40 Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
41 Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
42 Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA

(L’AUDIO DEI CANTI UTILIZZATI NELLA LITURGIA È REPERIBILE CLICCANDO QUI)

 

 

CONVOCAZIONE
162 SE PARLASSI LE LINGUE (1 Cor 13)

1 Se parlassi le lingue
degli uomini e degli angeli
ma l’amore non ho
sono un bronzo echeggiante un cembalo sonoro

2 se avessi la profezia
conoscessi i misteri tutti e tutta la scienza
ma l’amore non ho io sono un niente

3 distribuissi i miei beni
il mio corpo dessi a bruciare
travolgente fosse la mia fede
ma l’amore non ho niente mi giova

4 l’amore è paziente benigno è l’amore
non invidia non si vanta l’amore non si gonfia
tutto scusa tutto crede tutto spera tutto sopporta
non va in cerca del suo non si adira l’amore
non pensa male l’amore ma gode della verità

5 l’amore mai tramonterà le profezie passeranno
le lingue taceranno la scienza finirà

6 ora rimane fede speranza ed amore
tutte e tre ma di queste
più grande è l’amore
più grande è l’amore

INIZIALE
29 CANTERÒ AL MIO RE (Sal 44)

Rit. Canterò al mio re (al Signor)
al Signore canterò
al più bello al mio Gesù (Gesù)
all’amato del mio cuor

1 All’amato al mio Signor un poema canterò
la mia lingua scriverà per lui la canzone dell’amor (canterò)
2 il più bello sei tu bello tra gli uomini
sulle labbra tue amato mio c’è la grazia del tuo Dio (canterò)

3 come spada al fianco tuo la parola del Signor
in mitezza e verità Gesù in splendore e maestà (canterò)
4 la tua destra si esaltò mostrerà prodigi ancor
le tue frecce colpiranno al cuor i nemici del Signor (canterò)

5 il tuo Dio ti consacrò tra i compagni eguali tuoi
con il santo olio unse te in letizia ti esaltò (canterò)
6 figlia ascolta il tuo re scorderai la casa i tuoi
e dimentica il tuo popolo la tua gente figlia mia (canterò)

7 piacerà al re Signor figlia la bellezza tua
egli è il tuo Signore figlia mia ora prostrati a lui (canterò)

OFFERTORIO
222 TROPPO PERDE IL TEMPO CHI BEN NON T’AMA

Rit. Troppo perde il tempo chi ben non t’ama
dolce amor Jesu sovr’ogni amore

1 Amor chi t’ama non sta ozioso
tanto gli par dolce de te gustare
ma tutto sol vive desideroso
come te possa stretto più amare
ca tanto sta per te lo cor gioioso
chi nol sentisse nol savria parlare
quanto è dolce a gustare lo tuo savore

2 dulcior che tolli forza ad ogni amaro
et ogni cosa muti in tua dolcezza
questo sanno li santi che el proaro
et nol sentiro morte in amarezza
ma confortolli il dolce latovaro
de te Jesu che vensar ogni asprezza
tanto fosti soave nei loro cori

COMUNIONE
269 SIGNORE DIO
TU MI HAI SEDOTTO (Ger 20 – Sal 44)

Signore Dio tu mi hai sedotto
io non ti resisterò
in me o Dio tu sei stato forte
hai prevalso nel mio cuor

1) si effonde da me
e sgorga dal mio cuor
la parola buona
io canto al Re
la mia poesia
è veloce in me la lingua mia

2) più bello tu sei
di tutti gl’ uomini
sulle labbra tue Signor
la grazia fiorì
per questo Iddio
in eterno benedisse te

3) la spada Signor
al fianco cingerai
in splendore e maestà
nella gloria tua
avanzi Signor
come un prode tu trionferai

4) come un prode
cavalcherai Signor
in mitezza e verità
la tua destra
prodigi farà
i nemici al cuore colpirai

5) giustizia Signor
tu hai amato
e odiasti iniquità
per questo Iddio
ti consacrò
e con olio in gioia unse te

6) le tue vesti
profumano Signor
cassia mirra ed aloe
ti rallegrerà
nei palazzi tuoi
suono di strumenti a corda

7) o figlia mia
porgi l’orecchio
figlia ascolta e guarda
dimenticherai
il popolo tuo
e la casa di tuo padre

8) a Lui piacerà
la tua bellezza
piacerà al tuo Re
è il tuo Signor
a lui figlia mia
in adorazione pròstrati

9) la figlia del Re
è piena di splendor
il suo volto ammirano
e la veste sua
intessuta è
di preziose gemme e d’oro

10) compagne a lei
sono le vergini
in letizia e gioia
ingresso faran
insieme a lei
nel palazzo del sovrano

11) ai tuoi padri
succederanno
figlia i discendenti tuoi
e il nome di Dio
farò ricordar
per i secoli dei secoli

FINALE
Canto 284 Il Signor ti benedica (Nm 6,24)

Il Signor ti benedica custodisca te
a te riveli il suo volto di misericordia
gli occhi suoi rivolga a te
ti doni pace
Dio ti benedica custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica custodisca te

1) benedirete i miei figli così
ti benedica Iddio il Signore
ti custodisca e ti faccia grazia
volga il suo volto sopra di te

2) è benedetto chi teme il Signore
nei giorni tuoi tu possa vedere
Gerusalemme piena di bene
tu veda i figli dei figli tuoi

3) non si addormenta il tuo custode
non si addormenta non prende sonno
da ogni male ti guarderà
il tuo Signore veglia su te