La vecchiaia non è una malattia!

Gli anziani ammalati: meglio in ospedale o meglio a casa?

 

Venerdì 12 giugno 2020 ha avuto luogo una videoconferenza promossa dalla Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna e avente per soggetto gli Anziani, alla luce anche di quanto accaduto durante la pandemia da Covid-109.

Conduceva l’incontro la signora Vera Zamagni e partecipavano mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza (delegato regionale per i problemi sociali e il lavoro), mons. Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena (delegato regionale per la pastorale della salute), don Francesco Scimè (responsabile regionale per la pastorale della salute), il prof. Pietro Calogero, direttore del Reparto di Geriatria dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, che durante la pandemia ha diretto due “Reparti Covid”.

All’inizio dell’incontro è emersa la preoccupazione per la discriminazione avvenuta durante l’emergenza Covid; come che un anziano non avesse gli stessi diritti sanitari delle altre persone. Uguali diritti per tutti! No a una sanità selettiva!

Ma poi è emersa la consapevolezza che non si possono dare uguali prestazioni sanitarie a persone che si trovano in condizioni fisiche così diverse e quindi con esigenze altrettanto diverse. Focalizzando il discorso sugli anziani è emersa la necessità che, il più possibile, si faccia in modo di curare un anziano a casa propria, assistito dalla propria famiglia con il supporto dei Servizi socio sanitari territoriali. Questo permetterebbe una cura dell’anziano più continuativa ed efficace da parte della propria famiglia, spesso oberata da altri problemi familiari e lavorativi; senza l’interruzione repentina dei rapporti sociali (amici e conoscenti) deleteria per la salute e la speranza di un anziano.

I Servizi socio sanitari territoriali dovrebbero quindi essere potenziati, anche come modalità d’intervento che dovrebbe essere a largo raggio, cioè con l’azione congiunta di infermieri, medici, fisioterapisti e altri specialisti, che oggi sono presenti solo in ospedale.

Certamente questo investimento sarebbe ingente per entità economica ma farebbe diminuire la Spesa sanitaria complessiva perché eviterebbe il sovraccarico degli ospedali, spesso inutile e dispendioso, che oggi tutti noi sperimentiamo.

Mettiamo in rete la registrazione di alcuni interventi:

  1. Introduzione:                          mons. Mario Toso
  2. Intervento:                             don Francesco Scimè
  3. Intervento:                              prof. Pietro Calogero
  4. I Servizi sanitari territoriali: don Francesco Scimè e prof. Pietro Calogero