Si sentono e si leggono molti pensieri sulla situazione della chiesa universale e delle chiese. E sembra che vengano proposte strade diverse per i problemi che la chiesa deve affrontare. Secondo lei, qual è oggi la massima urgenza e la più grande necessità per la vita cristiana? Io mi sento disorientato: da una parte vedo che ci sono molti problemi, dall’altra colgo una specie di incertezza, che qualche volta diventa durezza e spesso si traduce in polemica. Anche nella mia parrocchia ….

Sono contento di risponderle in questa domenica dove nelle chiese si proclama e si celebra un brano evangelico al quale sono molto affezionato. Gesù desidera dare un tempo di riposo ai suoi apostoli che, per la gran folla che li circonda non hanno più neanche il tempo per mangiare. Li porta in un luogo solitario, che si può raggiungere in barca: una specie di piccola fuga. Ma la gran folla capisce dove stanno andando. Risultato: quando arrivano, la gente li ha preceduti e li aspetta. E Gesù, che voleva portar via i suoi amici, si commuove quando vede tutta quella povera gente, perché, dice l’evangelista Marco, “erano come pecore senza pastore”. Fallisce la piccola vacanza, ma viene avanti l’onda potente della consolazione e della pace: il gran bene che il Signore ci vuole! Ecco, per me la massima urgenza e la più grande necessità di oggi è l’annuncio del Vangelo. In modi molto semplici: ascoltare la Parola del Signore, e aiutarsi a comprenderla e ad accoglierla. Vedo ogni giorno che la gente, neanche solo i cristiani credenti e praticanti, ma proprio tutta la gente, ama molto il Vangelo. L’ascolta volentieri, perché capisce che questa Parola molto antica è veramente nuova. E coglie anche un altro prodigio: e cioè che quella Parola, che è detta a tanti e per tutti, in realtà ognuno la coglie e la accoglie come detta a lui, oggi! C’è un testo molto bello dell’Antico Testamento, dove si ricorda che per quarant’anni i padri ebrei hanno mangiato la manna che ogni giorno Dio faceva scendere sul deserto. Era un cibo uguale per tutti, e sempre lo stesso. Ma, dice la Bibbia, “si adattava al gusto di chi ne mangiava, si trasformava in ciò che ognuno desiderava”. Oggi la massima urgenza è far arrivare in abbondanza questa Parola di Dio, sia all’assemblea cristiana, sia dovunque la gente si trovi, a partire dai posti e dalle situazioni più difficili e più in attesa di una speranza nuova. Buona Domenica.

Don Giovanni.

Domenica 22 Luglio 2012.