Nota: Per chi fosse interessato condividiamo la registrazione audio della presentazione alla lettura del Secondo Isaia (capitoli 40-55) e del Terzo Isaia (capitoli 56-66) fatta da Giovanni Paolo Tasini il 4 gennaio 2020 c/o l’Oratorio di Oliveto: File mp3; 113 MB.

12 Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare e ha calcolato l’estensione dei cieli con il palmo? Chi ha valutato con il moggio la polvere della terra e ha pesato con la stadera le montagne e i colli con la bilancia? 13 Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere lo ha istruito? 14 A chi ha chiesto di consigliarlo, di istruirlo, di insegnargli il sentiero del diritto, di insegnargli la conoscenza e di fargli conoscere la via della prudenza? 15 Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, contano come polvere sulla bilancia; ecco, le isole pesano quanto un granello di sabbia. 16 Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, né le sue bestie per l’olocausto. 17 Tutte le nazioni sono come un niente davanti a lui, come nulla e vuoto sono da lui ritenute. 18 A chi potreste paragonare Dio e quale immagine mettergli a confronto? 19 Il fabbro fonde l’idolo, l’orafo lo riveste d’oro, e fonde catenelle d’argento. 20 Chi ha poco da offrire sceglie un legno che non marcisce; si cerca un artista abile, perché gli faccia una statua che non si muova. 21 Non lo sapete forse? Non lo avete udito? Non vi fu forse annunciato dal principio? Non avete riflettuto sulle fondamenta della terra? 22 Egli siede sopra la volta del mondo, da dove gli abitanti sembrano cavallette. Egli stende il cielo come un velo, lo dispiega come una tenda dove abitare; 23 egli riduce a nulla i potenti e annienta i signori della terra. 24 Sono appena piantati, appena seminati, appena i loro steli hanno messo radici nella terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l’uragano li strappa via come paglia.