1 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. 2 Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. 3 Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; 4 ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. 5 La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. 6 Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. 7 La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. 8 Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. 9 Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare.
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L’immagine proposta ai vers.1-2 mi sembra voglia far incontrare l’antico dell’elezione e della profezia di Israele con il suo compimento nel mistero e nella persona del Messia! Per questo, sul “germoglio” che spunterà dal tronco di Iesse e sul virgulto che germoglierà dalle sue radici “si poserà lo spirito del Signore” (qui mi pare di sentire il profumo dell’annuncio dell’Angelo a Maria di Luca 1,34-35, e vale la pena di riascoltarlo!).
Il ver.2 ci dona la “descrizione” di questo spirito. Dal ver.3 inizia la proclamazione della Persona del Messia, che sarà la venuta, la presenza e la potenza di Dio stesso, e quindi la radicale novità della nuova creazione e della nuova storia! Il Messia sarà il principio e il protagonista di tutto questo! Il “Vangelo” sarà la “Buona Notizia” (tale è il significato della parola “vangelo”!) di una nuova umanità, non più l’umanità dei figli di Adamo, ma l’umanità dei figli di Dio!
I vers.3-9 del nostro brano descrivono alcuni tratti fondamentali di questa “nuova creazione” e di questa “nuova storia”! Questa è il Vangelo che deve essere annunciato e donato a tutto il mondo! Non ho il coraggio di tentare la descrizione di questo “Nuovo”!! Preferisco affidarlo alla preghiera di ciascuno di noi e di noi tutti insieme!
Quello che oggi mi affascina particolarmente è questa “gloria” dei “miseri” e degli “umili” (ver.4), e la fine della violenza e dell’empietà (ver.4), la guida potente della “giustizia” e della “fedeltà” (ver.5). Tale sarà la salvezza e la predilezione, e la pacificazione tra “il lupo e l’agnello”, il leopardo e il capretto, “il vitello e il leoncello” che pascoleranno insieme, guidati da un “piccolo fanciullo” (ver.6)!! E così ancora ai vers.7-8!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Dobbiamo immaginare un quadro di desolazione, distruzione e morte, come annunciato nei capitoli precedenti: ed ecco che spunta un germoglio, il segno di una vita che ricomincia. Le sue radici sono nel tronco di Iesse, il padre di Davide. Su di esso si poserà lo Spirito del Signore e lo inonderà dei suoi doni: quelli che conosciamo come “i sette doni dello Spirito Santo”: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio (la pietà è aggiunta nel testo greco e in quello latino). Non possiamo non pensare a Gesù: “Lo Spirito del Signore è su di me… Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato”! Quali sono i frutti annunciati? Il compiersi della giustizia, l’intervento in favore dei miseri e degli umili della terra, la liberazione da ogni forma di oppressione… Armonia e pace in tutta la creazione: ma non si tratta tanto di un ritorno al paradiso delle origini, quanto di un universo, un mondo da costruire, una società senza inimicizia, senza violenza e ingiustizie. Siamo sicuri che Dio ce la farà.