“Le sarò grato se Lei vorrà far pervenire una fotocopia di questo foglio all’autrice della lettera che non meritava una risposta come quella che ha ricevuto”.
Così la conclusione di una lettera che ho ricevuto a commento del mio intervento di domenica scorsa. L’amico che mi scrive mi rimprovera di aver guardato con benevolenza alla decisione della ragazza e del ragazzo che hanno deciso di stabilirsi insieme, per ora senza sposarsi. Forse bisogna considerare che rispondevo alla lettera di una mamma molto addolorata per quello che sua figlia aveva deciso. Mi sembra che non si possa essere severi con chi subisce una prova. Però anche tenendo conto delle osservazioni dell’amico che mi scrive, circa il comportamento di questi giovani, comportamento che egli paragona alla sessualità animale, e dice” bisognosi, più che di incoraggiamenti e benedizioni, di un corso serio di preparazione al matrimonio…”, anche per loro mi sembra più opportuna la scelta evangelica di accostarsi alla loro storia con la stessa affettuosa simpatia con la quale Gesù guarda noi poveri peccatori. E, qualunque sia la condizione in cui ci si trova, Gesù è capace di inaugurare una strada di conversione e di crescita evangelica. La morale evangelica non è brutale alternativa tra il dentro e il fuori, ma è strada di incessante conversione verso la verità tutta intera. A questa verità tutta intera nessuno arriva mai nel breve pellegrinaggio di questa vita. Finchè siamo al mondo dobbiamo incessantemente convertirci. Io per primo. E anche questi ragazzi. E, penso, anche l’amico che mi scrive. Ma ci si converte solo per aver conosciuto il potente e prepotente amore del Signore. Per paura non ci si converte. Per questo il Signore preferisce considerarci malati da curare e peccatori da chiamare.
Buona Domenica a tutti.
Don Giovanni
Domenica 23 Settembre 2012
Anche mia figlia da circa sei mesi vive col suo “moroso” e già da tempo mi aveva detto: mi dispiace, ma non riesco più a credere a quello che mi avede insegnato…
Tutto questo mi fa molto soffrire ma loro due, insieme agli altri figli, a mio fratello e a tutti i giovani un po’ sperduti, sono sempre a Messa con me, nelle mie povere e scarse preghiere e penso proprio che il Signore voglia loro molto bene e piuttosto sono io in difetto perchè come mamma non sono riuscita a far sentire e capire quanto il Signore voleva loro bene.
Per Paola del precedente messaggio, scritto il 1/10/2012.
Cara Paola, capisco il Suo stato di simil tristezza.
Ma il mondo è molto cambiato e se i ragazzi preferiscono conoscersi meglio, ,anche abitando insieme, credo che lo facciano proprio per costruire un rapporto.Il Sacramento del S.Matrimonio, è un Sacramento adulto che abbisogna di persone con una bella fede, io credo oggi più di ieri.In futuro potrebbero anche sentirne il bisogno, oggi si vede che è ancora presto, ma io non posso vederci se non prudenza in questo. Già tanti hanno fatto tante frittate.Se poi siete alla S.Messa domenicale insieme, mi sembra una cosa ottima.Cercate di parlare di cosa Vi da la S.Messa, dell’essere cristiani oggi, ma che l’Amore tra Voi possa continuare. Pace e bene e buone cose, Chiara Testoni