Carissimo don Giovanni, da anni leggo i suoi interventi della domenica. Oggi ho pensato di scriverle per un piccolo incidente capitato nella mia classe dell’ultimo anno di liceo. Sono cattolica praticante. Da un anno conosco un ragazzo più anziano di me di qualche anno. Anche lui è cattolico praticante. Chiaccherando con le mie compagne di scuola è venuto il tema dei rapporti prematrimoniali e mi hanno derisa quando ho detto che io e il mio ragazzo pensiamo non sia giusto vivere prima del matrimonio quello che è proprio della vita matrimoniale. Pur essendo presenti altre ragazze con la fede, tutte mi hanno detto di non condividere questa impostazione e che questo è solo il residuo di una concezione negativa e oscurantistica della sessualità. Ho pensato che il tema potesse essere interessante anche per la sua rubrica, e per questo le chiedo a di esprimere il suo pensiero. Grazie. Messaggio non firmato

Cara amica, il tuo messaggio mi ha piacevolmente sorpreso per il suo contenuto e anche per il modo semplice con il quale ti esprimi, che qualcuno potrebbe ironicamente giudicare ingenuo e fuori tempo. Il tema è di importanza straordinaria e dunque non trattabile in poche righe. Sarebbe bello potersi incontrare a parlarne anche con le tue compagne e avendo molto tempo. Qui dunque ho pensato di limitarmi ad una risposta molto diretta e solo iniziale. Una risposta che vorrebbe essere anche un po’ provocatoria. Mi riferisco alla "concezione negativa e oscurantistica della sessualità". A me sembra che le cose stiano molto diversamente. Se consideriamo le fonti della nostra fede  e della nostra interpretazione della vita, e andando oltre modi e abitudini che in altri tempi possono aver mostrato segni di rigidità non luminosa e non illuminata, bisogna dire che oggi siamo immersi in una sostanziale svalutazione della sessualità. Nella rivelazione biblica la sessualità occupa invece un posto assolutamente privilegiato e primario nella vita umana. Per la sapienza ebraico-cristiana è il segno supremo dell’amore tra l’uomo e la donna. E’ l’immagine della comunione d’amore che Dio stesso stabilisce con la creatura umana. Nella nostra attuale temperie culturale la grande esaltazione pubblica della sessualità coincide di fatto con la sua svalutazione. Fare sesso come bere una birra. Il rischio è proprio quello di aggredire la sessualità e di declassarla omologandola alle altre funzioni fisiologiche e psicologiche. La conseguenza è la caduta della sua grande potenza a significare e accompagnare la vita delle persone. Oggi, al di là delle apparenze, il sesso vale pochissimo. La più grande povertà del pezzo di mondo in cui viviamo è la fragilità dei vincoli sentimentali e l’angosciosa solitudine che ne deriva. E grande responsanilità di questo sta proprio nel degrado del mistero della sessualità. Malgrado la ricchezza delle nostre tradizioni spirituali, malgrado la grande riflessione dell’ebreo eretico Freud, malgrado l’evidente bellezza di molte vicende matrimoniali capaci di custodire i segni dell’affetto sino alla vecchiaia,  viviamo una grande crisi della sessualità. Sarebbe importante che anche la vostra chiaccherata a scuola promovesse una riflessione impegnata e attenta. Grazie, e molti auguri a te e al tuo ragazzo.    d.Giovanni.