39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40 E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. 41 Molti di più credettero per la sua parola 42 e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
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Il grande interesse della Parola che oggi riceviamo dalla bontà del Signore è dovuto all’insegnamento che ci offre circa il rapporto tra Parola e Fede, e tra parola del testimone e Parola del Signore. La testimonianza della donna di Samaria ha un estremo rilievo nella vicenda dei suoi concittadini, i quali sono condotti da lei verso Gesù e verso la sua Parola. Ed è questo incontro con Gesù la fonte della loro fede. La testimonianza della donna è quella che li ha condotti all’incontro con il Signore e con la sua Parola.
Da qui una conclusione semplice e importante, e non sempre custodita nel nostro comune linguaggio …e in quello che capita di vedere di qua e di là nella comunità ecclesiale . E’ facile sentire dire, per esempio: “… come trasmettere la fede”. La fede, propriamente non si trasmette. Solo il Signore stesso la dona! E’ quello che ci mostrano questi versetti. Il ver.39 dice che “molti samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna”: questa importante asserzione deve essere colta facendo attenzione a tutta la vicenda di queste persone. La parola della donna testimonia quello che a lei è accaduto, come e con quali contenuti si è compiuto il suo incontro con Gesù: “Mi ha detto tuto quello che ho fatto”. Al ver.29 l’abbiamo ascoltata dire: “Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?”. E’ interessante la forma di invito che lei rivolge ai samaritani e anche la domanda . Quella della donna, la sua “testimonianza” li muove verso di Lui, ma non è ancora il rapporto con Lui.
Certo, quello che hanno ascoltato dalla donna è stato per loro di importanza decisiva, ed è per quella testimonianza che ora possono chiedere a Gesù di “rimanere con loro”(ver.40). “Molti di più” o forse “molto di più” adesso credono per la Parola del Signore. Ed è questo incontro con la sua Parola che li porta a dire quello che ascoltiamo al ver.42. Dove si dice “per i tuoi discorsi”, si rende un termine che vuol dire “linguaggio”, e qui “locuzione”, “discorso”. Non per il discorso della donna è giunta a loro la fede, o forse: per quello che hanno ascoltato e ricevuto dalla donna è sorto in loro un movimento potente verso Gesù, che è già l’inizio della fede. Infatti al ver.39 si diceva già che “credettero in lui per la sua parola (della donna)”, come abbiamo notato sopra. Tuttavia è l’incontro diretto e personale con Gesù il volto pieno della fede. E qui abbiamo della fede una definizione molto interessante: “… noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo”. Con queste parole essi esprimono bene l’avvenimento della fede che è stato loro donato da Gesù e dall’incontro con lui e con la sua Parola. Tutto questo ci porta a stabilire un collegamento tra la testimonianza della donna e quella che abbiamo vista in Giovanni Battista, e che poi abbiamo notata anche nei primi discepoli, e come si sono portati l’un l’altro verso il Signore.
Mi sembra molto bella questa fisionomia di grande umiltà che deve avere la testimonianza cristiana per essere vera e feconda. Ci era per questo molto piaciuta l’affermazione di Giovanni Battista l’amico dello Sposo: “Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire”(Gv.3,29-30).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Per due volte la samaritana afferma: “Mi ha detto tutto quello che ho fatto”. Mi sembra importante che Gesù, il Signore, sappia tutto di lei … e di noi. Egli ha ben chiaro il quadro della nostra vita, negli aspetti più reconditi, che sfuggono a noi stessi, e nelle vicende concrete della nostra storia… Questa conoscenza del Signore non può che far aumentare la sua tenerezza, misericordia, intervento di aiuto. – La conclusione dei samaritani è ugualmente importante: hanno riconosciuto il Salvatore del mondo (unico luogo dei Vangeli – dicono le note – in cui compaia questo titolo). Essi hanno imparato bene la lezione data alla donna: non sono più importanti né il tempio di Gerusalemme né il monte Garizim, poiché il Padre cerca una relazione “in spirito e verità” con gli uomini di tutto il mondo.