22 Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». 23 Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. 25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26 Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Giovanni 14,22-26

La domanda di Giuda non l’Iscariota offre al Signore l’occasione per darci una comunicazione meravigliosa, di cui ora riporto l’inizio: “ Se uno mi ama, osserverà la mia parola”. Questo mi sembra meraviglioso: l’amore è il principio, la ragione e il fine dell’osservanza della Parola di Dio! Prima di tutto l’Amore!
Ed è proprio questo che consente a me peccatore di non smarrire la speranza della comunione con Lui: perché gli voglio bene! Sono un povero peccatore che Egli ama e che io amo!
Per questo, già dicevo che forse il significato dell’”osservanza, dell’osservare” rischia di essere un po’ rigido e freddo, e forse è preferibile intendere questo verbo come un “conservare”, uno “stare sempre con…”. Nella versione greca della Bibbia, il Salmo 1 dice che è beato chi “conserva” l’insegnamento e i comandamenti del Signore, che mi sembra un significato più ricco di quello che esprime il semplice “adempimento” dei precetti.
Così qui mi piace che esplicitamente Gesù ci dica che osserviamo la sua parola perché lo amiamo! E di questo è riscontro anche quello che Egli dice al ver.24: “Chi non mi ama, non osserva le mie Parole”, cioè non le custodisce e non le conserva!
Ed è a motivo di questo amore che “il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Qui mi sembra che per dire questa “dimora” il testo usi parole molto semplici e quasi piccole, quasi ci dicesse che Lui e il Padre “si faranno un posto di sosta” presso colui che li ama!. Qui il termine ”posto” è importante e usato da Giovanni nel suo Vangelo solo un’altra volta, che abbiamo già incontrato quando Gesù ci diceva che “nella casa del Padre mio vi sono molti posti” (Gv.14,2)!
Sono felice di scrivervi oggi da una nostra casa dove continuamente riceviamo visite, e c’è posto per tutti!
E per assicurarci di tutto questo, ai vers.25-26 rinnova la promessa del dono dello Spirito Santo “che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”.
E’ meraviglioso che, siccome Lui ci vuole bene e noi gli vogliamo bene, lo Spirito Santo ci insegnerà e ci ricorderà sempre tutto quello che Gesù ci ha detto!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.