11 Esse andavano avanti diritte per la valle, quando si fecero loro incontro le sentinelle assire. 12 La fermarono e la interrogarono: «Di quale popolo sei, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Sono figlia degli Ebrei e fuggo da loro, perché stanno per esservi consegnati per essere divorati. 13 Io quindi vengo alla presenza di Oloferne, comandante supremo dei vostri eserciti, per dargli delle informazioni sicure e mettergli sotto gli occhi la strada per cui potrà passare e impadronirsi di tutti questi monti senza che perisca uno solo dei suoi uomini». 14 Quegli uomini, quando sentirono queste parole e considerarono l’aspetto di lei, che appariva loro come un miracolo di bellezza, le dissero: 15 «Hai messo in salvo la tua vita, affrettandoti a scendere alla presenza del nostro signore. Vieni dunque alla tenda di lui; alcuni di noi ti accompagneranno, finché non ti abbiano affidato alle sue mani. 16 Quando poi sarai alla sua presenza, non temere in cuor tuo, ma riferisci a lui quanto ci hai detto ed egli ti tratterà bene».
17 Scelsero pertanto cento uomini tra loro, i quali si affiancarono a lei e alla sua ancella e le condussero alla tenda di Oloferne. 18 In tutto il campo ci fu un grande accorrere, essendosi sparsa la voce del suo arrivo tra gli attendamenti. Una volta sopraggiunti, la circondarono in massa mentre era fuori della tenda di Oloferne, in attesa di essere annunciata a lui. 19 Erano ammirati della sua bellezza e ammirati degli Israeliti a causa di lei e si dicevano l’un l’altro: «Chi disprezzerà un popolo che possiede tali donne? Sarà bene non lasciarne sopravvivere neppure uno, perché se fossero risparmiati sarebbero capaci di ingannare tutto il mondo».
20 Vennero fuori le guardie del corpo di Oloferne e tutti gli ufficiali e la introdussero nella sua tenda. 21 Oloferne era adagiato sul suo letto, che era posto dentro una cortina intessuta di porpora ricamata d’oro, di smeraldo e di pietre preziose. 22 Gli annunciarono la presenza di lei ed egli uscì sull’ingresso della tenda, preceduto da fiaccole d’argento. 23 Quando Giuditta avanzò alla presenza di lui e dei suoi ufficiali, tutti stupirono per la bellezza del suo aspetto. Ella si prostrò con la faccia a terra per riverirlo, ma i servi la fecero rialzare.