20 Ma voi, carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo, 21 conservatevi nell’amore di Dio, attendendo la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna. 22 Convincete quelli che sono vacillanti, 23 altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne. 24 A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria senza difetti e nella letizia, 25 all’unico Dio, nostro salvatore, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, gloria, maestà, forza e potenza prima di ogni tempo, ora e sempre. Amen

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E’ molto bello che possiamo ascoltare come in perfetta armonia sia i vers.20-21 che ricordano l’impegno della vita cristiana, sia i vers.24-25 che esaltano l’azione salvifica di Dio verso di noi. Azione dell’uomo e azione di Dio si incontrano. Se da una parte l’impegno della vita cristiana è il modo diretto e semplice per corrispondere e rispondere al dono ricevuto dal Signore, dall’altra è il Signore stesso Colui che custodisce e arricchisce la sua grazia in noi.
Si tratta di essere operosi “nel” dono ricevuto. Ci è stata donata la fede: è su di essa che dobbiamo edificare la nostra vita nuova. E la preghiera, non è sapienza e potenza nostra: noi preghiamo “nello Spirito Santo”, che ci è stato dato. E in questo modo ci custodiamo nell’amore di Dio: ma non saremo noi a salvare noi stessi, bensì ancora Lui; per questo attendiamo, come ultimo suo dono, la misericordia di Gesù Cristo nostro Signore, che avendo iniziato in noi l’opera della salvezza, appunto con la sua misericordia la porterà a termine.
La responsabilità che ciascuno di noi ha nei confronti della vita cristiana dei propri fratelli ci porterà ad accostare in modo proprio le situazioni di ciascuno: con la misericordia verso coloro che vacillano nella loro fede; strappando dal fuoco chi precipita in una vicenda negativa; e compassionando con umile prudenza evangelica chi si trovasse immerso in situazioni negative che potessero sedurre anche noi. (vers.22-23).
Ma ecco infine, il tributo di gloria, dice Giuda “a Colui che può conservarvi senza peccato e porvi al cospetto della sua gloria immacolati nella gioia”: l’unico Dio che ci salva per mezzo di Gesù Cristo nostro Salvatore.
E così giungiamo al termine della piccola lettera di Giuda, chiedendo scusa se non siamo stati capaci di coglierne tutta la ricchezza. Sia il Signore stesso a riparare le nostre mancanze.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Ho notato che la frase principale dei v.20-22 è “voi amati conservatevi nell’amore di Dio”. Le altre frasi dipendono tutte da questa!
Il verbo “conservare-custodire” l’abbiamo già trovato nella lettera ad esempio all’inizio: v.1 “… agli amati in Dio e di Gesù Cristo custoditi e chiamati”.
Conservatevi nell’amore… In che senso? In che modo? Le altre frasi lo specificano:
– edificandoci sopra la nostra santissima fede
– pregando nello Spirito Santo.
– aspettando la misericordia di Gesù
– Avendo misericordia gli uni degli altri.
L’amore di Dio nel quale dobbiamo custodirci è in sintesi la misericordia… da attendere per noi e da esercitare verso gli altri, senza tentennamenti, la misericordia di Gesù!
Giuda 20-25 I vv. di oggi offrono come una sintesi della vita cristiana che si costruisce sulla fede, la carità e l’attesa (speranza). E in questo opera la Trinità, sono infatti qui nominati sia il Padre, che il Figlio che lo Spirito Santo. Tutto poi è racchiuso nella misericordia del Signore, che è citata nel primo v. della lettera: “misericordia a voi e pace e carità in abbondanza”, e di nuovo, qui alla fine: “attendendo la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo”. Il centro del brano di oggi è il v. 21 “conservatevi nell’amore di Dio”: la carità! L’amore che Dio ci ha dato, lo rendiamo a Dio e a tutti gli uomini, anche a quelli che sono nell’errore, con discernimento (v.23).,Questo avviene mantenendosi uniti a Gesù, come la vite ai tralci: “Rimanete nel mio amore” (Gv 15).,Questo avviene custodendo le parole del Signore, che ci indicano la strada: “Chi osserva la Sua parola, in lui l’amore di Dio è perfetto” (1Giov 2:5); “in questo consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti, e i suoi comandamenti non sono gravosi” (1Giov 5:3). v. 20 Letteralmente “Edificatevi sopra la vostra santissima fede”; a questo v. c’è un parallelo in Ef 4:16 “Il corpo (di Cristo, cioè la comunità dei fratelli) edifica se stesso NELLA CARITA’: il modo di edificarsi non è perciò cercare il proprio vantaggio, ma vivere nella carità. “pregate nello Spirito Santo”, è un arma contro “l’uomo empio”. Questo stesso comando lo ritroviamo anche in Ef 6:18, nel contesto in cui Paolo invita a “rivestire l’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo”. Un contesto, perciò, vicino a quello della nostra lettera, in cui Giuda ci ha messo in guardia contro “l’empio” che molto vicino a noi, fuori o anche dentro di noi, ci insidia per distoglierci dalla pura fede, e che ci invita a ricordare le cose che ci sono state dette all’inizio dagli Apostoli di Gesù nei vangeli. Nella dossologia finale ci viene ricordato il fondamento della nostra speranza in questa lotta: “A colui che può preservarvi da ogni caduta…”. Giuda che ci ha scritto per la nostra salvezza, esortandoci a combattere per la santa fede che ci è stata data, perchè c’è stata questa intrusione di uomini vicini. pone 3 o 4 punti fermi: la fede, lo Spirito santo, l’amore di Dio e la misericordia del Signore. In questo possiamo e dobbiamo operare.,Poi conclude dicendoci, per rassicurarci, che c’è Colui che PUO’ custodirci. e nei vv. 24-25 si rivolge a Colui che ha la potenza, la forza la maestà e la gloria, che ci custodisce: è la fede che la nostra salvezza viene da Dio e da Gesù Cristo.,E’ Lui che ci farà comparire davanti a sè IMMACOLATI, cioè in quella condizione tipica e necessaria per stare in piedi davanti alla maestà di Dio (Col, Ef, Ap), e IN ESULTANZA, quella dei discepoli che in Atti si ritrovano insieme dopo la resurrezione di Gesù, e proprio al contrario di quegli uomini empi, mormoratori e scontenti (v.16): siamo in una alternativa possibile, perchè Lui può!
Come piccole perle, compaiono – di tanto in tanto – delle splendide dossologie: sembrano sgorgare dal cuore dello scrittore… e inondano anche il nostro. – “A colui che ha la forza, che può custodirvi, conservarvi immuni da caduta e farvi stare (in piena dignità) al cospetto della sua gloria immacolati in esultanza, al solo Dio nostro salvatore, per Gesù Cristo, il nostro Signore, gloria, grandezza, forza e potestà”, come era in passato, è ora e per sempre!
AMEN!