13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. 14 Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 15 Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! 16 Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. 17 La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. 18 Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
Galati 5,13-18

Paolo ci porta a riscoprire il valore e la bellezza della libertà. All’origine di tutto, c’è una chiamata alla libertà, a vivere da uomini e credenti liberi. Non si tratta di una condizione statica, ma di impegno progressivo, un cammino che si fa “secondo lo Spirito” e “guidati dalla Spirito”. Due aspetti sono chiariti dall’Apostolo: alla condizione di libertà si oppone “la carne”, cioè l’uomo ripiegato su se stesso, chiuso nel proprio egoismo, alla ricerca della propria affermazione. Si vive da liberi, invece, mediante l’amore, “a servizio gli uni degli altri”. L’amore libera colui che ama dalla preoccupazione per se stesso e lo apre all’incontro con l’altro. Ma l’amore libera anche colui che è amato, alleviandone i pesi e liberandolo dalla solitudine. Vivendo così, avremo compiuto la Legge nella sua pienezza: …”Amerai il tuo prossimo come te stesso”, anzi, “come io vi ho amati”, ha proposto Gesù.
Questa “libertà” non è semplicemente il toglimento di un giogo! E’ anche l’inizio e la realtà profonda di una vita nuova, inaugurata e donata da Dio Padre per la salvezza di tutta l’umanità.
Liberazione dal male e dalla morte è la Pasqua del Signore Gesù!
Non siamo dunque nell’orizzonte di un vago “liberismo”, ma, quasi al contrario, siamo alla sorgente e all’inizio della nuova creazione e della nuova storia, nei secoli “preparata” e “profetizzata” dall’elezione , dalla profezia e dalla storia del Popolo della Prima Alleanza, e ora inaugurata e compiuta dal Figlio di Dio, Gesù, Figlio dell’Uomo, e dalla sua Pasqua di morte e risurrezione: morte della vecchia creatura, schiava del male e della morte e principio della vita nuova: la vita cristiana!
Tale vita nuova è creata e guidata da un unico precetto: l’Amore! “Mediante l’amore siete a servizio gli uni degli altri” (ver.13)!
Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: “Amerai il prossimo tuo come te stesso” (ver.14)!!
Mi pare di grande rilievo l’umile ver.15, che non ignora la mia e la nostra fragilità e che tuttavia non può negare il primato dell’Amore!
Non si tratta solo di un “precetto”, ma della sostanza della vita nuova, dono del Signore e nostra responsabilità: “Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne” (ver.16)!!
Carne e Spirito sono il significato di una radicale opposizione tra un’esistenza governata dal nostro povero “umano”, e la vita nuova generata e guidata dal Signore! Tale è l’orizzonte e tale è l’orientamento della vita umana, che Gesù ha liberato dal dominio di un umano ferito e prigioniero del male e della morte, e la vita nuova guidata dallo Spirito del Signore, e quindi anche liberata dal dominio della Legge, incapace di vincere in noi il male e la morte.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.