1 Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. 2 Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. 3 E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. 4 Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. 5 Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. 6 Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità. 7 Correvate così bene! Chi vi ha tagliato la strada, voi che non obbedite più alla verità? 8 Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! 9 Un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta. 10 Io sono fiducioso per voi, nel Signore, che non penserete diversamente; ma chi vi turba subirà la condanna, chiunque egli sia. 11 Quanto a me, fratelli, se predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? Infatti, sarebbe annullato lo scandalo della croce. 12 Farebbero meglio a farsi mutilare quelli che vi gettano nello scompiglio!
Galati 5,1-12

Per noi, che siamo inclini al compromesso, non è facile capire l’intransigenza di Paolo: che male ci può essere ad associare “il vecchio” (riti, norme, tradizioni, “pratiche religiose”) alla chiamata alla vita nuova in Gesù e nello Spirito? Paolo lo spiega con forza e il commento di Giovanni ci aiuta a capire. Io mi soffermo solo sulla frase-regina di questi versetti: “In Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità”(v.6). Coloro che sono in Cristo, sono stati portati oltre i riti e le norme; sono al di là del valico: ciò che conta ora è la fede, cioè l’accoglienza del dono di Dio, l’adesione alla persona e alla parola di Gesù. Ed è l'”agape”, la carità, che permette di entrare in sintonia con questa vita nuova e con l’azione dello Spirito.
Liberi e libertà! Da che cosa? Dal regime della Legge di cui la circoncisione è il simbolo!
Con questa “azione” pretendo di essermi collocato nella “giustizia”. Invece sono ricaduto nella schiavitù della legge.
Ma così facendo “Cristo non vi gioverà a nulla” (ver.2), perchè sarei io a “salvare me stesso”, mediante il legame con la Legge di cui la circoncisione è il simbolo!
Ma dal regime della Legge, che è stata, come ascoltavamo, “pedagogo “ verso Cristo, ora si afferma la “libertà” per la quale siamo stati liberati (ver.1)!!
Non dobbiamo ritornare sotto il giogo della Legge!
La libertà non è un orizzonte senza qualità, ma è l’orizzonte nuovo del dono di Dio, della grazia: la salvezza è quella liberazione dal male e dalla morte che il Cristo è venuto ad annunciare e a donare all’intera umanità!
Ritornare alla circoncisione – “se vi fate circoncidere …” (ver.2) – è vanificare e annullare in noi il dono di Dio, che è Gesù Salvatore!
Cercare “la giustificazione nella Legge” (ver.4), è vanificare e annullare quella “libertà” dal regime della Legge che Gesù è venuto a donarci con il dono della fede in Lui, “fede che si rende operosa per mezzo della carità” (ver.6)!
Così si rifiuta e si respinge il dono di Dio, la grazia che ci è donata dalla Pasqua di Gesù!
In tale grazia i Galati erano entrati: “Correvate così bene!” (ver.7).
Ora sono usciti dal dono di Dio: “Non obbedite più alla verità!”.
Che cosa è “quel po’ di lievito” (ver.9) che rovina tutto compromettendo il dono di Dio? Il segno della circoncisione, come simbolo di una salvezza che non è più salvezza, ma pretende di essere conseguenza e merito della circoncisione e di tutta la Legge di cui la circoncisine è simbolo!
Paolo al ver.10 si dice fiducioso che essi non subiranno l’errore e che chi li turba “subirà la condanna” (ver.10)!
Egli, che subisce persecuzione per la sua testimonianza, certamente non predica la circoncisione (ver.11)! Perché se predicasse la circoncisione “annullerebbe” il mirabile “scandalo” della Croce, evento e segno dell’Amore di Dio che ci libera da ogni male per la potenza del suo “scandaloso” sacrificio d’amore!
La severa ironia del ver.12 sembra augurare ai fanatici della circoncisione una “mutilazione” che della circoncisione sarebbe drammatico scherno.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.