15Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa. 16Ora, dove c’è un testamento, è necessario che la morte del testatore sia dichiarata, 17perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive. 18Per questo neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue. 19Infatti, dopo che tutti i comandamenti furono promulgati a tutto il popolo da Mosè, secondo la Legge, questi, preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issòpo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20dicendo: Questo è il sangue dell’alleanza che Dio ha stabilito per voi. 21Alla stessa maniera con il sangue asperse anche la tenda e tutti gli arredi del culto. 22Secondo la Legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue, e senza spargimento di sangue non esiste perdono.
23Era dunque necessario che le cose raffiguranti le realtà celesti fossero purificate con tali mezzi; ma le stesse realtà celesti, poi, dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi.
23Era dunque necessario che le cose raffiguranti le realtà celesti fossero purificate con tali mezzi; ma le stesse realtà celesti, poi, dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi.
Le note delle bibbie ci spiegano che il termine che in ebraico significa “alleanza”, in greco è reso con il termine “testamento”. Questo introduce il tema della “morte necessaria” di Gesù (ver.16), “perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finchè il testatore vive”(ver.17). Così, anche in italiano vediamo usati l’uno e l’altro dei termini: Vecchio e Nuovo Testamento – Antica e Nuova Alleanza!
Questa considerazione consente di entrare nel tema del “sangue”. La “prima alleanza” fu inaugurata con il sangue: il dono della Parola di Dio stabilisce l’alleanza con Lui che viene sancita con il sangue dei vitelli e dei capri di cui Mosè “asperse il libro stesso e il popolo”(ver.19), “dicendo: Questo è il sangue dell’alleanza che Dio ha stabilito per voi”(ver.20). E qui il nostro testo, ai vers.22-23, usa il termine “purificare” anche nel senso di “inaugurare”, che con termine diverso abbiamo incontrato al ver.18, dove l’ “inaugurare” portava con sé il significato della novità, del nuovo. E questo ci permette di cogliere, al ver.23, il senso dei “sacrifici superiori” che erano “necessari” per l’inizio del nuovo patto tra l’umanità e le “realtà celesti”, cioè Dio stesso! Occorrevano “sacrifici superiori” rispetto a quelli di capri e di vitelli dell’Antica Alleanza: occorreva il sangue di Gesù.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive”(v.17): ma la morte, nel nostro caso, è avvenuta e il testamento ha avuto adempimento e piena efficacia. Con la morte di Gesù, abbiamo ricevuto “l’eredità eterna che era stata promessa”(v.15). Siamo noi gli eredi, ai quali spettano legittimamente tutte le ricchezze e i doni del regno di Dio. Siamo eredi anche del Creatore; con quali inimmaginabili conseguenze? – “Senza spargimento di sangue non esiste perdono”(v.22): Gesù lo ha confermato con le parole della Cena (“Questo è il sangue dell’alleanza…”). Il sangue richiama il sacrificio e il sacrificio è il dono della vita che Gesù ha fatto. La nostra morte – credo – ci permetterà di associarci a questo “dono della vita”…