…tutti questi morti mi hanno coperto di angoscia la mente e il cuore. Ormai le ragioni della guerra e di ogni giustificazione dell’uccisione mi sono insopportabili. Non capisco neppure come possa essere così grande la giusta attenzione per la sorte di questa donna in coma che è sulla bocca di ogni italiano, e però ci sia quasi indifferenza per tutti i morti uccisi dalla violenza umana… Lettera firmata.

Cara Signora, speriamo che non ci sia diversità di attenzione e di partecipazione tra gli avvenimenti che lei ricorda. Una persona e mille persone non cambiano il dovere della nostra presenza vigile e appassionata accanto ad ogni dramma della vicenda umana. Certo, è fatica! Ma è anche la bellezza del tempo in cui viviamo. Quasi di giorno in giorno si ampia l’orizzonte della nostra responsabilità morale. Un tempo molte cose andavano secondo percorsi della natura o della storia che in nessun modo si potevano modificare. Oggi dobbiamo "decidere" per molte più cose: sia per il progresso rapidissimo della scienza e della tecnologia, di fronte al quale non abbiamo una cultura adeguata, sia per la potenza delle comunicazioni che in ogni istante ci mette in contatto con gli accadimenti di tutto il mondo. Per questi motivi ci troviamo davanti ad una grande mutazione culturale di cui non sappiamo cogliere oggi gli sviluppi, le speranze e i pericoli. Di fatto, molte volte non siamo in grado di "usare" le nostre conoquiste tecnico scientifiche, e sono queste ..ad usarci! E anche la grande finestra sul mondo della comunicazione ci espone inevitabilmente sia a tutte le mistificazioni con le quali l’informazione ci viene offerta. Sia, e questo forse è ancora più grave , ci espone a cogliere e a trattare tutto come un grande "spettacolo": basta cambiare canale, e ci si trova in un altro mondo. Qual’è il confine tra cronaca e spettacolo? Che fare allora davanti a tutto questo? Le posso dire che il grande aiuto e la grande illuminazione che mi sono arrivati attraverso la Parola di Dio che ogni giorno ci viene regalata. Non mi sembra ci sia altra fonte più capace di dirci "che cosa veramente succede" e "che cosa bisogna – o bisognerebbe – fare". Questa Parola è "rivelazione di Dio", ma proprio per questo è "rivelazione dell’uomo" agli uomini e alle donne di ogni generazione, e cultura, e fede e non fede… Bisogna ammettere, e mi fa piacere che lo facciano anche molti miei amici atei, che il Mistero è dentro ad ogni realtà della vita. Anzi, più approfondiamo le nostre conoscenze e capacità, più il Mistero si fa provocante e provocatorio. La vecchia cultura positivistica pensava che la scienza e la conoscenza avrebbe tolto a tutto e a tutti ogni attribuzione di mistero. Sta accadendo esattamente il rovescio. Per questo solo il Signore, e la sua Parola, possono condurci a vedere e a decidere quello che da soli non potremmo nè vedere, nè fare. Con amicizia. d.Giovanni.