Parrocchia di Sammartini, Ronchi-Bolognina e Caselle


Relazione di Francesco Scimé

Link al testo stampabile della relazione di Francesco (formato PDF)

Innanzitutto un ringraziamento per le feste che mi avete fatto, il 16 ottobre dell’anno scorso per i miei 10 anni di parroco con il bel regalo dei volumi sul Concilio e il 15 giugno con la festa al Castello dei Ronchi, splendida per la partecipazione di tantissime persone care. Pensavo di parlarvi un po’ in forma di racconto, percorrendo gli avvenimenti salienti che abbiamo vissuto insieme quest’anno.

Dicembre è stato il mese dell’ingresso di Giuseppe, mio e nostro fratello, come parroco a Sant’Egidio: è bello quanto egli sta facendo per questa grossa parrocchia, anche se sentiamo un po’ la sua mancanza.

Sempre in dicembre abbiamo vissuto, con grande partecipazione di affetto, la vicenda della grave malattia che ha portato la nostra cara Donata all’attuale condizione di invalidità; progressi ce ne sono stati; soprattutto dobbiamo continuare ad esserle vicini perché non si senta sola nella sua sofferenza.

Il 14 gennaio nella Cripta della Cattedrale l’Arcivescovo ha presieduto la Messa per il “mandato” al nuovo gruppo di assistenza religiosa al S. Orsola-Malpighi, composto di poco più di una trentina di persone, tra preti, diaconi, religiose, volontari; il “Vicario curato” è Giovanni, cappellano è p. Robert, coordinatore del gruppo io stesso; fa parte del gruppo anche il nostro Giuseppe Bovina. Si tratta evidentemente di un impegno rilevante, che nel mio caso personale è arrivato fortunatamente proprio nel momento in cui è venuto meno il mio lavoro medico in ambulatorio, a motivo del pensionamento di Giovanni Paolo, dal settembre dell’anno scorso. Tuttavia il bene che abbiamo ricevuto dall’incontro con i malati e con quanti sono attorno ad essi (personale lavorativo, familiari… ) è tanto da compensare abbondantemente la fatica.

Il 15 gennaio abbiamo cominciato la scuola rurale del venerdì sera a Sammartini: io ho fatto un corso in 5 incontri sui due anni della Chiesa di Bologna successivi al Concilio, in particolare sulle 10 commissioni promosse da Lercaro per la riforma conciliare della Chiesa bolognese: mi ha aiutato Nicola, che aveva organizzato in questi ultimi mesi un seminario al Centro di Documentazione su questo argomento. Dopo di me Giovanni per altre quattro ore ha parlato di un libro di Armando Matteo, intitolato “Come forestieri”, che propone un modello di Chiesa che sull’esempio dei Magi, istruita dalle Scritture e illuminata dal Lume Celeste, si metta anch’essa, insieme con tutti gli altri uomini, popoli, culture, in un umile viaggio di ricerca della verità da dire al nostro tempo. La seconda ora della scuola rurale è stata tenuta da Gabriele Bovina, che ci ha parlato dei diversi modelli di “medicina”, con particolare attenzione alle medicine orientali e, sullo sfondo, il pensiero di Ivan Illich, che mette in guardia dal porre le nostre speranze di salute e di vita “eterna” nella potenza mitica del progresso tecnologico. Nella terza ora Vincenzo Balzani ha organizzato un bel corso su Scienza e Società, simile ad un analogo tenuto a Bologna l’anno passato, che ci ha aiutato a guardare con animo appassionato ed insieme disincantato al mondo in cui viviamo, cercando una soluzione sapiente dei suoi grandi problemi, che tenga conto soprattutto del limite delle risorse a nostra disposizione e della loro attuale ingiusta distribuzione mondiale.

Il 6 febbraio sono andato con Giovanni a Firenze per il secondo incontro del gruppo “Il vangelo che abbiamo ricevuto” (il primo era stato il 16 maggio 2009), con Pino Ruggieri, Massimo Toschi, p. Paolo Giannoni, Romano Penna tra i principali relatori. Interessante e confortante: la Chiesa è viva, soprattutto alla sua base, soffre e spera per un ritorno al modello evangelico, sulla scorta dell’esempio offertole da San Francesco e dell’ispirazione conciliare di Giovanni XXIII. Il terzo incontro sarà questo prossimo fine settimana a Napoli (17-18 settembre).

Sabato 13 feb. sono andato ad un incontro al Centro civico del Baraccano a Bologna per la ripresa dei Comitati Dossetti per la Costituzione: La Valle è stato eletto presidente; gli interventi tutti interessanti, segno di una parte di società civile e di Chiesa ancora viva, vigile e critica, preoccupata della deriva della politica italiana verso una sostanziale perdita dei valori e principi democratici stabiliti dalla Costituzione del 1948.

Alla vigilia della Settimana santa purtroppo il nostro caro ospite I. a Caselle da due anni, è stato nuovamente incarcerato, essendo arrivata la sentenza definitiva a suo carico. Lo vanno spesso a trovare alla Dozza Martino e Anastasia.

I primi di maggio sono stato con Giovanni e Nicola ad un convegno in Toscana organizzato da don Virginio Colmegna (ex direttore della Caritas milanese) su “Parole nuove per la politica” (fraternità, gratuità… ).

Catechesi liturgiche: ci hanno accompagnato dall’Avvento a Pentecoste. L’ultima assemblea parrocchiale ha suggerito che si continui e si facciano anche delle giornate, nel corso dell’anno, di approfondimento di alcuni temi liturgici.

Ospitalità. Il 28/10/09 è arrivato alla Casa della Costanza un anziano Serbo, di cui si prende cura (cibo, medicine… ) la nostra sorella Sara, aiutata dal nostro Luca per le pulizie personali; durante l’assenza di Sara per il ritiro di agosto è intervenuto il MASCI di Sammartini; abbiamo concordato con i Servizi sociali che l’ospitalità è a termine, a meno che non troviamo tra noi altre persone disponibili a sostituire Sara quando essa fosse assente. Il 28/11/09 sono arrivati, ospiti nel “garagino” di Caselle, Ciro e la sua mamma, dopo un incontro con Paolo e la Francesca Giudici e l’assistente sociale di Medolla: siamo stati molto contenti della loro presenza tra noi, pur consapevoli dei problemi e dolori di questa povera e piccola famiglia; ora, da agosto, si sono trasferiti a San Felice sul Panaro. In dicembre ho fatto un viaggio a Roma, all’ambasciata nigeriana, insieme con il nostro A., per ottenere finalmente il passaporto nigeriano, dopo aver avuto, nei mesi precedenti il tanto sospirato permesso di soggiorno; grazie a Massimino, che pure ringrazia a nome di tutti noi per la presenza di A. Si è visto tra noi anche un altro ospite africano, Gefrey, ma la Casa della Costanza è stata troppo stretta per lui, che continua a vagare. A Caselle quest’inverno abbiamo avuto ospite la famiglia marocchina di Kautar, una bimba di 8 anni che ha avuto con successo in maggio un doppio trapianto di fegato e rene; anche quest’ospitalità sta terminando. Alla Costanza c’è il posto pronto per alcuni carcerati per i quali è stata da tempo inoltrata la richiesta di arresti domiciliari presso di noi, ma ancora non ne è stato concesso neanche uno, con grande smacco del nostro Arturo, che segue e visita queste persone in carcere con tanta dedizione. Kisilu con la moglie Nadine e la piccola Abigail hanno lasciato, dopo alcuni anni di ospitalità tra noi, la casa dell’Elvira alla Bolognina, per trasferirsi a Bologna, più vicino al lavoro di entrambi, in quella che era la casa di Asghedet, ora trasferita a sua volta in una casa del Comune. Ora, dai primi di luglio 2010, vi abita una famiglia di pakistani sfrattati da Crevalcore, presentati dai Servizi sociali di Crevalcore stessa, in attesa a dicembre di ottenere una casa popolare a basso affitto a Bologna (“Alloggi ERP”). Abbiamo tante richieste di ospitalità per persone e di alloggi per famiglie in difficoltà.

Scuola paterna. Dopo qualche anno di pausa, sta finalmente riprendendo in questi giorni, con una collaborazione Sammartini-Dozza, una prima media con Beniamino Clementel ed Emanuele Carlalogio. In questi anni hanno frequentato la scuola della Dozza la Teresa Gallo e Francesco Carlalogio, il quale ha appena finito la terza media.

Lavoro. E’ stato l’anno dell’inaugurazione delle nuove sedi per la Cooperativa Sammartini, per la Piccola Carovana, senza dimenticare la Fattoriabilità di Michele: tutte sono motivo di consolazione e di speranza in una situazione così difficile e dura per tante persone e famiglie, a motivo della mancanza di lavoro per l’attuale crisi economica. All’interno del tema lavoro per e con i poveri vorrei segnalare l’avvio al diaconato per Tiziano Magni.

Questa estate.

La malattia di Giovanni e la morte della Claudia sono state sicuramente per tutti le due vicende più gravi che hanno toccato la nostra famiglia di famiglie, ancora da elaborare completamente. Qualche iniziale considerazione, riguardante il nostro rapporto con i vangeli della Passione e Risurrezione del Signore, che deve crescere, secondo anche le indicazioni della Piccola Regola. Devono crescere anche il nostro volerci bene e visitarci, come Claudia ci ha insegnato con l’esempio. Per parte mia, sento di dover essere per il futuro sempre più vicino a Giovanni, di aiutarlo e sostituirlo quando possibile nel suo ministero, favorendo il reciproco scambio di servizi nelle due parrocchie. Infine, bisognerà proseguire sulla strada della responsabilizzazione di tutti i battezzati, promuovendo la loro ministerialità e le riunioni liturgiche che non richiedono la presidenza dei presbiteri, come i Vespri con il commento comune della lectio quotidiana, già felicemente sperimentati in questi ultimi mesi estivi.

Da lunedì prossimo 20 settembre fino al 30 sarò insieme con Giovanni e un piccolo gruppo in pellegrinaggio a piedi in Abruzzo, nei luoghi di Celestino V (il Papa che nel 1294 fece il “gran rifiuto” e si dimise per tornare ai suoi eremi ai piedi della Maiella). La mia partecipazione a questa iniziativa va iscritta nelle considerazioni appena fatte.

Poi le vacanze insieme, in montagna e al mare, i ritiri a Sovere, il viaggio di alcuni di noi ad Auschwitz, la scuola della pace sul tema del lavoro (il lavoro come “spesa della vita”): tutte esperienze della grande grazia della nostra, che abbiamo vissuto insieme, nella grande grazia della nostra “comunione con Dio e comunità tra noi suoi figli”.

La carità: è partito quest’anno un piccolo centro d’ascolto (Corrado, Arturo… ) che avrebbe bisogno, per proseguire la sua attività, di essere rafforzato con altre adesioni da parte di volontari. Il distribuire aiuti di qualunque natura deve essere infatti sempre accompagnato dallo stabilirsi di rapporti di conoscenza, che si fondano necessariamente sull’ascolto reciproco.

Progetto europeo: come dissi nell’ultima assemblea parrocchiale, si tratta di scambi di visite fra parrocchie rurali europee di diversi paesi; ci è stato proposto dall’amica Carla Cavallini di Reggio Emilia, responsabile Italiana di questo progetto, promosso e in parte spesato dall’Unione Europea. Sono coinvolte 5 comunità rurali: una rumena ortodossa, una bulgara ortodossa, una estone luterana, una norvegese luterana e la nostra. In date prestabilite quattro membri di ciascuna delle parrocchie visitatrici visiteranno insieme per cinque giorni una delle cinque parrocchie, che accoglierà i visitatori della altre quattro. La prima visita è ormai alle porte, prevista per il 28 Settembre- 3 Ottobre 2010 a Tallin e dintorni (Estonia). Le altre saranno: 8-13 Novembre 2010, Craiova e dintorni (Romania); 17-22 Febbraio 2011, siamo noi ad ospitare gli altri; 26-31 Marzo 2011, Sofia e dintorni (Bulgaria); 22-27 Maggio 2011, Oslo e dintorni (Norvegia).

Il catechismo: dovremo innanzitutto continuare il bel lavoro della Claudia dell’anno scorso. La sua classe è in quarta elementare. Ci sono già alcune candidature. E’ necessario partire da zero per un nuovo gruppo seconda/terza elementare con preparazione della prima comunione: vorremmo chiedere a qualche famiglia giovane di proseguire anche il lavoro che viene fatto la domenica mattina. Domenica 25 aprile abbiamo avuto le Cresime a Sammartini con Mons. Zarri: riceve la cresima anche Ferdy, della Cooperativa, con Paola Magni madrina, poi Beniamino Clementel, Emanuele Carlalogio, Elisabetta Ziosi, Beatrice Tonelli… L’anno prossimo non avremo la Cresima. Desidereremmo anche convocare tutti i ragazzi della cresima di quest’anno per rivederli e se ci sono energie per fare una gita (Assisi?) e anche fare una piccola riunione con i “catechisti”.

Ho sottoposto i miei pensieri ed alcune eventuali proposte per la parrocchia ai diaconi, che mi hanno invitato a raccomandare tutti a rimanere fedeli a quanto già la nostra vita insieme offre nella sua normalità e quotidianità. Nello stesso tempo sono pronto ad accogliere proposte di iniziative per situazioni particolari, come le famiglie più giovani, che già in passato per esempio avevano chiesto la possibilità di celebrare qualche Messa feriale nelle loro case.

Per il resto continuiamo ad impegnarci ad amare la scrittura (lectio e gruppo del vangelo, i salmi) la liturgia ( la messa domenicale e feriale l’anno liturgico, le feste , il canto, i battesimi i funerali… ) e il prossimo (con gesti di attenzione per i piccoli e gli anziani, con gesti di ascolto e di perdono reciproco).

Una domanda finale, che rivolgo a me e a tutti voi: e i nostri figli? La loro vita di fede? Che cosa abbiamo saputo trasmettere loro e che cosa essi hanno saputo recepire? Teniamo viva la domanda e accogliamo ogni suggerimento, tenendo conto anche dell’ottimo lavoro svolto in questi ultimi anni da Francesco e Teresa, soprattutto con i più grandi.