C’è un momento nella vita in cui si deve dire "è finita". Per me è arrivato. Tutto per colpa mia. Ho voluto giocare ad essere infedele alla mia donna, quasi per un capriccio. Ma lei giustamente non ha resistito al dolore, e due settimane fa se ne è andata, senza una parola di accusa, e senza nessuna altra parola. Ma adesso per me è finita, perchè quella donna era veramente la donna della mia vita. Avrà capito che io non sono cristiano e quando leggo quello che lei scrive, qualche volta la sento come un marziano, anche se la seguo con curiosità perchè non sapevo che il cristianesimo avesse tanta fantasia. Le dicevo che mi piace giocare, e adesso gioco con lei e butto sul tavolo la carta "per me è finita". E sto a vedere con che carta mi risponde. Un suo cinico lettore.

La ringrazio per il suo messaggio molto forte e per me commovente. Accetto di giocare, e anzi la prego di continuare la partita, ovviamente al di là della rubrica del Carlino. Lei forse pensava di giocare una carta terribilmente potente, ma le devo dire che al poker di Gesù quella carta non vale niente! Anche uno scartino di cuori o di fiori la batte. E questo per un motivo molto semplice, e cioè che a questo tavolo "finita non è mai"! Siamo gli unici al mondo a pensare che il nostro Dio sia morto perchè doveva inseguire noi e i nostri guai sino alla morte. Da Lui in poi c’è una regola assoluta, e cioè che se uno riesce a mettersi talmente in basso che Dio non riesce a raggiungerlo…Dio non è Dio. Il nostro Dio infatti non si misura per la sua irraggiungibile altezza, ma per la sua capacità di abbassarsi sino al più basso di noi. "Divina condiscendenza" la chiamavano i nostri antichi padri e nella mia modesta esperienza quotidiana di cristiano peccatore e di prete fannullone continuo a verificare questa Sua capacità di piccolezza sino alla Croce che svela il vero volto di Dio. Lo trovo, questo Dio, seduto in panchina accanto ai più sciagurati dei miei amici, alle vicende più strappate e disgraziate, alle case ferite e alle mense vuote. E sempre per prendere per mano e cominciare una strada nuova. Mica sempre questa strada nuova è gradita subito. Mica sempre si capisce subito che si tratta finalmente della strada più bella per noi. Nelle religioni "normali" Dio lo si incontra facendo grandi salite verso l’alto. Qualcuno ha tentato addirittura di costruire una torre che arrivasse fino al cielo. Ma Lui ha fatto un po’ di confusione e l’impresa è fallita. Penso che lei sia abbastanza in basso per richiamare l’attenzione del mio "Re": vedrà come gioca bene. Le auguro di perdere felicemente e di ritrovare la perlka preziosa che si è lasciata sfuggire. Cordialmente. Giovanni.s