14 Allora Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò a loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole. 15 Questi uomini non sono ubriachi, come voi supponete: sono infatti le nove del mattino; 16 accade invece quello che fu detto per mezzo del profeta Gioele: 17 Avverrà: negli ultimi giorni – dice Dio – su tutti effonderò il mio Spirito; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno sogni. 18 E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno. 19 Farò prodigi lassù nel cielo e segni quaggiù sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di fumo. 20 Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e glorioso. 21 E avverrà: chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
Liturgie di giovedì 23-04-2020
Omelia dialogata alla Dozza (file mp3)
Messa trasmessa in diretta sul canale youtube delle Famiglie della Visitazione: https://youtu.be/7OCBNAo55JQ
Omelia dialogata a Sammartini: (file mp3)
Video conversazione su zoom di Dozza, Sammartini e dintorni di giovedì 23 aprile 2020 su At 2,14-21:
COMMENTO Famiglie della Visitazione:
La Parola che oggi il Signore ci regala non è una “catechesi” sulla discesa dello Spirito Santo, ma una memoria viva dell’“evento” di Pentecoste. Pietro, nel suo discorso pronunciato a nome dei Dodici e ad una sola voce con essi, interpreta questo tempo come il dono che Dio fa alla comunità cristiana: “su tutti effonderò il mio Spirito: i vostri figli e le vostre figlie… i vostri giovani… i vostri anziani… E anche sui miei servi e le mie serve… ”. Dunque una effusione del dono di Dio a tutti, con tanta generosità e abbondanza. Stamattina un vescovo nostro amico in un incontro di preti e diaconi in videoconferenza descriveva questo nostro tempo di “pandemia” come l’opportunità di un valore particolare offerto al “sacerdozio battesimale” di tutti i fedeli e al volto “domestico” della Chiesa!
Il versetto 19, “Farò prodigi lassù nel cielo e segni quaggiù sulla terra”, ci ricorda la Signoria di Dio su tutto il creato e l’unione tra cielo e terra, tra Dio e l’umanità, realizzata dal Signore Gesù: “sangue, fuoco e nuvole di fumo” sono immagini del suo sacrificio d’amore per noi.
Infine, il vers. 21, “chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”, ci ricorda che il cuore della nostra fede sta nell’esperienza di essere salvati e che questo non avviene per nostri meriti, ma ogni volta che dalla nostra povertà si eleva un grido a Dio.
Dio vi benedica e voi benediteci. Francesco e Giovanni