1 E vidi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube; l’arcobaleno era sul suo capo e il suo volto era come il sole e le sue gambe come colonne di fuoco. 2 Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, 3 gridò a gran voce come leone che ruggisce. E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la loro voce. 4 Dopo che i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io ero pronto a scrivere, quando udii una voce dal cielo che diceva: «Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non scriverlo».
5 Allora l’angelo, che avevo visto con un piede sul mare e un piede sulla terra, alzò la destra verso il cielo 6 e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli, che ha creato cielo, terra, mare e quanto è in essi: «Non vi sarà più tempo! 7 Nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora si compirà il mistero di Dio, come egli aveva annunciato ai suoi servi, i profeti».
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Dopo le visioni nel cielo dei capitoli precedenti, ora siamo tornati sulla terra. Questo “altro angelo, possente” che discende dal cielo mi sembra riferirsi al Figlio dell’Uomo, al Figlio di Dio: a Gesù! Rispetto al grande Libro sigillato che abbiamo incontrato in precedenza, questo “piccolo libro aperto” (ver.2) sembra suggerire il piccolo libro delle memorie di Gesù e del nuovo popolo di Dio. I piedi dell’Angelo, uno sul mare e uno sulla terra sembrano indicare il potere di questo angelo e del piccolo libro su tutta la creazione: tutto è ricreato, rispiegato e raccolto in quello che il piccolo libro dice. Siamo ancora e sempre nell’evento della Pasqua del Signore: in Lui tutto muore e risorge. Cambia radicalmente il significato, l’importanza e lo scopo di tutto!
Ed è per questo che ormai non si deve più scrivere! Perché in quel piccolo libro è scritto tutto! La meraviglia della vicenda cristiana è che ormai, in ogni luogo e in ogni tempo, secondo modalità diversissime, si vive sempre lo stesso evento: la fine del Male e della Morte e la pienezza della vita. Mi pare sia per questo motivo che dice di “non scriverlo”! (ver.4). Perché ormai quello che accade è sempre Gesù! Il Vangelo di Gesù è la realtà profonda la speranza e la pace di ogni esistenza.
Ed è per questo motivo che al ver.6 dice che “non vi sarà più tempo”! Perché tutto è chiamato, raccolto e illuminato dal Vangelo di Gesù e dalla sua Pasqua. Una buona vita cristiana di mille anni fa è capace di esprimere in assoluta attualità quello che esprime una buona vita cristiana di oggi. Quando noi celebriamo la Pasqua del Signore portiamo dentro a questa celebrazione tutta la vita nostra e del mondo, e tutto viene illuminato, giudicato e salvato da quella Pasqua che celebriamo! Per questo dice al ver.7: “Allora si compirà il mistero di Dio”. In Gesù il mistero di Dio è perfettamente rivelato e attuato.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.