Si è appena concluso il corso estivo di Iconografia, che ci ha visti impegnati a Sovere dal 29 giugno all’ 8 luglio. Tema di questo 15° incontro: La Visitazione. Da alcuni anni rincorrevamo l’esecuzione di questa festa, che, non avendo una rilevanza propria nell’iconografia ortodossa, veniva sempre messa da parte per altri soggetti. In particolare negli ultimi due anni san Paolo e san Pietro.

Non esiste infatti una bella icona antica della Visitazione. La troviamo spesso presente nella iconografia di san Giovanni Battista, ossia sulla cornice, quando vengono rappresentate le scene della sua vita. Oppure troviamo belle immagini tra gli affreschi nelle chiese: uno abbastanza famoso è quello di Dionisi, importante iconografo russo successivo a Rublev. L’icona che abbiamo scritto quest’anno è una delle ventiquattro scene poste sulla cornice di una grande icona raffigurante l’Inno Akatistos. Nell’originale è un’immagine senza oro, con colori tenui, molto delicata e ‘gentile’.

In tutto eravamo ventinove allievi, di cui una decina tra soveresi e bresciani, guidati dai consueti Giancarlo Pellegrini e Aleksander Stalnov. Tutti abbiamo ‘scritto’ la medesima immagine, eccetto le due principianti, Annamaria Bergamini e sr. Nadiamaria del monastero di Lovere, che hanno iniziato la loro esperienza iconografica con il tradizionale Gesù Pantokratore. Piccola nota di colore: di questi ventinove, quattro erano uomini e venticinque donne, cosa che ha ampiamente sottolineato e giustificato la scelta dell’immagine di quest’anno.

La preghiera, organizzata da Giovanni Paolo, aveva due momenti comuni: le Lodi e i Vespri, dove veniva proposta la nostra lectio con un breve commento, alle Lodi, fatto da Giovanni Paolo stesso, a volte sostituito dalla Lucia Marini. Per la messa andavamo al monastero delle clarisse di Lovere. Altra piccola nota di colore: siccome era stata fatta una scelta dei salmi per mantenere una lettura continua, Vincenzo Bergamini ha recuperato tutti i giorni i ‘nostri salmi’ di Lodi e Vespri, raddoppiando così la sua preghiera. L’Ora Media invece la diceva decisamente solo lui per tutti.

Infine, dulcis in fundo, l’apparato ‘cuciniero’,che quest’anno ha avuto uno staff eccezionale: Gisella e Italo, con i loro nipoti Stefano e Giuditta solo per qualche giorno purtroppo. E con loro la Lucia Marini, Vanessa, Vincenzo e la sua mamma Pina; Elena e Carlo con il piccolo Giuseppe, amici conosciuti l’anno scorso per la stessa circostanza. Penso sia inutile dire che tutto è stato superlativo e noi purtroppo, ipernutriti.

Anche il tempo ci ha a suo modo aiutato: ha piovuto tutti i giorni, mantenendo per così dire, un clima fresco e riposante.

Maddalena

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