La messa nelle case della Parrocchia della Dozza, continua con frutto. Lunedì 15 ottobre 2012 ha fatto tappa a casa Masotti, in via guarducci 10. Pubblichiamo qui la commossa testimonianza dei due padroni di casa, inviata al fratello a Gerusalemme via email:

Caro Andrea,
lunedì sera abbiamo avuto la messa parrocchiale a casa nostra. Verso le sette una trentina di persone hanno iniziato ad arrivare. Volti amici che per la prima volta venivano a casa nostra, convocati dalla Messa. Il cancello e la porta aperta continuavano a venire attraversati… sorrisi, due parole e in silenzio le persone si sedevano. La sala riempita di panche e la nostra tavola trasformata in altare dava un’area un pò surreale.

All’inizio è stata un pò confusa come sensazione. I nostri spazi abituali della vita ordinaria, i giochi della Marta, il divano… tutto trasformato. Poi le parole del parroco, la lectio, i commenti, la cena del Signore… tutto si è illuminato. Come un guizzo mi è sembrato di cogliere qualcosa. Tutte le persone mi sono diventate estremamente familiari, tutti mi sembravano di casa e mi ha preso un forte senso di gratitudine. Per le persone presenti e per il Signore. Gesù era ancora una volta entrato in casa dei peccatori attraverso la comunità che quella sera era venuta nel nostro salotto a celebrare l’Eucarestia.

Bellissimo.Talmente bello che mi sono anche scordato dei bambini che intanto nelle camere mi sfasciavano la casa. Tutti dentro al Mistero, anche loro. Tutti coinvolti. Bello anche durante la preghiera dei fedeli vedere che dal nostro salotto saliva la preghiera per tutta l’umanità, la Chiesa, i poveri.

Alla fine, tanto mi sentivo in mezzo a persone ‘di casa’, che non ho potuto fare a meno di ringraziare tutti e annunciare la gravidanza della Giulia. La Messa a casa mi è sembrata un’mmagine molto efficace della vita cristiana: una visita immeritata, il dono ricevuto, fratelli, sorelle e il mistero della Pasqua di Gesù che entra in relazione con la tua vita. Devastante.

Molto bello dopo confronatarmi con la Giulia e vedere che le impressioni erano state le stesse..
Un abbraccione. Maso e giulia