33 Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. 34 Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
35 Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». 36 Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: 37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38 C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
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Mi ha colpito il problema degli ‘uomini che non sanno quello che fanno’.
Mi sembra non sappiano oggi, non capiscano, la questione della salvezza. E continuano a ripetere :’salva te stesso’. In realtà l’unico modo che Gesù ha di salvare sé stesso è compiere fino in fondo la volontà del Padre, credo.
‘Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.’.(Lc 9, 23-24)
Personalmente rileggere questo passaggio mentre Gesù è già sulla croce mi ha impressionato molto.
Abbiamo il dono e la fatica di accoglierlo, forse non sapendo neanche bene quello che facciamo.
‘Col Lume celeste Signore previenici…’
Il ver.34 che non tutte le tradizioni scritturistiche contengono, è di grande importanza, perchè consegna la crocifissione e la morte di Gesù al mistero. L’invocazione di Gesù al Padre, per domandare il suo perdono è accompagnata e sorretta dall’affermazione che quello che sta avvenendo è al di là della possibilità di comprendere da parte di chi vi è coinvolto. E’ importante oggi riascoltare il Quarto Canto del Servo di Isaia 52,15-53,12, proprio dalle prime parole, dove si annuncia che quello che ora avviene mai è accaduto e solo nel tempo potrà essere compreso. Mi chiedo se in certo modo l’osservazione di Gesù “…non sanno quello che fanno..”, non accompagni sempre la vicenda del peccatore, soprattutto se si custodisce con gelosa attenzione l’espressione “..contro di Te, contro Te solo ho peccato…” del Salmo 50,6.
E’ vero che , in realtà, nessuno capisce quello che sta accadendo e quello che ognuno sta facendo o non facendo. Non capiscono i suoi crocifissori che si dividono a sorte le sue vesti. Non capisce il popolo, che tuttavia è ancora una volta il miglior testimone di quanto sta accadendo (ver.35). Non capiscono, in modo clamoroso, mi sembra, i “capi”: proprio perchè è “il Cristo di Dio, il suo eletto”, Gesù non salva “se stesso”, ma offre se stesso per salvare gli altri. Anzi, qui si chiarisce pienamente che la salvezza da Lui donata a molti prima della sua Pasqua scaturiva già dal suo sacrificio d’amore che ora si compie nella sua obbedienza al Padre sino alla Croce. Dire che non c’è salvezza se non in Gesù Cristo vuol dire, per la nostra fede, che ogni evento salvifico nasce dalla croce di Gesù. Sono invece i capi mondani che salvano se stessi. Va nella stessa direzione lo scherno dei soldati, che fanno riferimento ad un titolo più mondano e più laico attribuito a Gesù: Re dei Giudei. E questa è la scritta posta sopra il capo del Signore.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Il Signore dovrà dirlo spesso anche di noi: “… Non sanno quello che fanno!”… Né siamo in grado di capire quello che stiamo leggendo in queste pagine di Luca. Però sappiamo che possiamo gioire e sentirci trasformati dal dono della vita che Gesù sta compiendo. Un piccolo particolare: “dopo essersi spartiti i suoi vestiti, li tirarono a sorte” (v.34). Spogliare una persona dei suoi vestiti vuol dire privarla della sua identità; qui, pertanto, si aggiunge un ulteriore elemento di umiliazione, di “cancellazione” della persona di Gesù. Mi tornano in mente le parole: “Sono un verme, non un uomo…”.
Anche a me è rimasta molto impresso quello che dice Gesù: “perdonali perchè non sanno quello che fanno”. “Non sanno”. I capi e i soldati scherniscono odiosamente Gesù usando i titoli che lo definisco e lo identificano correttamente: “Salvatore, Cristo di Dio, eletto, Re dei Giudei”. C’è anche la scritta… Ma in verità non sanno quello che stanno facendo.
Mi impressiona molto questa “sapienza” del nome di Gesù ma ignoranza profonda di quello che realmente vuole dire quel nome. Ignoranza omicida, perdonata da Gesù!