8 In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. 9 Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!
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Dopo averci regalato un’ikona luminosa della vita cristiana nel testo precedente, oggi sembra che Paolo ci inviti a cogliere anche nella storia di qualsiasi uomo, o popolo o cultura…la presenza e la potenza della Parola di Dio. Per questo, l’espressione italiana “in conclusione” che apre il brano di oggi potrebbe piuttosto significare un invito ad andare al di là di quello che esplicitamente celebra ed esprime il Vangelo di Gesù: “inoltre”. Questo “sguardo” su tutto “quello che è…”, cioè che porta in sè la luce cristiana pur non essendone in senso stretto l’ambito e neppure la consapevolezza, questo deve essere dai cristiani attentamente osservato e pensato! Il dono di Dio, infatti, ama andare oltre i confini della fede confessata e predicata per manifestarsi ed operare negli spazi della storia umana. L’occhio e il cuore cristiani sono quindi sollecitati a cogliere “il tesoro” della fede cristiana anche dove questa non fosse esplicitamente conosciuta e consapevolmente accolta.
Per questo le note delle nostre bibbie avvertono che qui Paolo sta considerando vicende e situazioni “fuori dal coro”. In particolare si nota che un tipico termine della morale pagana, la “virtù”(ver.8), è presente solo qui in tutto il Nuovo Testamento. Dunque, prima che un eventuale esplicito annuncio cristiano raggiunga nuovi orizzonti, questi sono già visitati dalla potenza del Vangelo. E’ doveroso riconoscerli e considerarli con attenzione e simpatia. E’ bello pensare che il Signore sia già in qualche modo arrivato anche là dove noi stiamo andando a dare il segno del suo dono! Ricordiamo il breve scambio di parole tra Gesù e Giovanni, quando questi gli dice che è stato da loro impedito di scacciare i demoni uno che lo faceva, ma che “non ti segue insieme con noi”; Gesù gli risponde : “Non lo impedite, perchè chi non è contro di voi, è per voi”(Luca 9,49-50).
Di tutto questo Paolo si propone al ver.9 come esempio. E noi lo sappiamo per le continue dolorose contestazioni che egli subisce dai “giudaizzanti”, cioè da quegli ebrei-cristiani che vogliono far passare i pagani attraverso le prescrizioni giudaiche per accedere alla fede di Gesù. E lo sappiamo da Gesù stesso, stupito e ammirato di trovare tra i pagani una fede che tra i suoi fratelli ebrei non ha incontrato(Luca 17,11-19).
Mi sembra significativo che, come al ver.7 la pace di Dio sigillava la descrizione della vita cristiana, qui “il Dio della Pace” sia detto presente, e vicino a chi scopre anche nel campo del pagano e dello straniero il tesoro meraviglioso della presenza dell’unico Padre.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Quello che emerge nel brano di oggi mi sembra il suggerire l’importanza di una tensione verso ciò che è positivo e da fiducia che nonostante tutto c’è.
andrea