IV domenica di Quaresima (Anno A)

Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
1Sam 16,1.4.6-7.10-13 Sal 22 Ef 5,8-14 Gv 9,1-41.

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 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della messa della IV domenica di Quaresima (Anno A)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

1Samuele 16,1-13 (16,1.4.6-7.10-13)

In quei giorni, 1 il Signore disse a Samuele: «[Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l’ho ripudiato perché non regni su Israele?] Riempi d’olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». [2 Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il Signore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: “Sono venuto per sacrificare al Signore”. 3 Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò».] 4 Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato [e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: «È pacifica la tua venuta?». 5 Rispose: «È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio». Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio]. 6 Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». 7 Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». [8 Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». 9 Iesse fece passare Sammà e quegli disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto».] 10 Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». 11 Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». 12 Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». 13 Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. [Samuele si alzò e andò a Rama.]

Dal Salmo 22(23)

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

1 Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
2 Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
3 Rinfranca l’anima mia. RIT.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
4 Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. RIT.

5 Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca. RIT.

6 Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. RIT.

Efesini 5,8-14

Fratelli, 8 un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; 9 ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
10 Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. 11 Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. 12 Di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare, 13 mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. 14 Per questo è detto:
«Svégliati, tu che dormi,
risorgi dai morti
e Cristo ti illuminerà».

Giovanni 9,1-41

In quel tempo, Gesù 1 passando, vide un uomo cieco dalla nascita 2 e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». 3 Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. 4 Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. 5 Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». 6 Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco 7 e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». 9 Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». 10 Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». 11 Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». 12 Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
13 Condussero dai farisei quello che era stato cieco: 14 era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. 15 Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». 16 Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. 17 Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!».
18 Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. 19 E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». 20 I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; 21 ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». 22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. 23 Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
24 Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». 25 Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». 26 Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». 27 Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». 28 Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! 29 Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». 30 Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. 31 Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. 32 Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. 33 Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». 34 Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
35 Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». 36 Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». 37 Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». 38 Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.
39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». 40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)

 

CONVOCAZIONE
227 VIENI O AMICO

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1 Vieni o amico dell’anima mia
vieni o padre misericordia mia
chiama il tuo servo a te
presto attirami o Dio
come un cerbiatto all’acqua correrò
e adorerò la tua via
il tuo amore mi delizierà
più che il miele a me dolce sembrerà
sazio sarà questo servo tuo Signore
d’ogni squisito sapor

2 vieni magnifico amabile Signore
tu della luce l’eterno splendore
vedi malato è il mio cuor
l’anima soffre d’amor
vieni ti prego guariscila mio Dio
mostrale il tuo splendor
solo allora forte tornerà
solo allora la gioia riavrà
orsù antico commuoviti pietà
misericordia di me

3 pietà del figlio della tua serva amata
l’anima mia di te è assetata
vedi languisce per te
desiderando veder
il tuo splendore e la gloria tua Signore
sì questo brama il mio cuor
non nasconderti pietà di me
mostrati amato mio
la tua tenda di pace mio Signore
distendi sopra di me

4 splenda la terra ancor della tua gloria
esulteremo in te pieni di gioia
vieni o amato a noi
vieni affrettati o Dio
ora è venuto il tempo tuo Signore
abbi pietà di noi
viene il tempo giunto è ormai
viene il tempo in cui ritornerai
vieni e come ai giorni dell’ eternità
abbi di noi pietà

INIZIALE
166 SVEGLIATI O TU CHE DORMI (Ef 5)

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Rit. Svegliati o tu che dormi
destati dai morti
e Cristo Signore risplenderà su di te

1 Di Dio voi siate imitatori
come figli carissimi e amati
e camminate nella carità
come anche Cristo ha amato voi
ed è per questo che è stato scritto Rit.

2 Cristo ha dato se stesso per noi
vittima a Dio in soave odore
se un tempo eravate tenebra
ora siete luce nel Signore
ed è per questo che è stato scritto Rit.

3 camminate come figli della luce
in bontà giustizia e verità
non comunicate alle opere delle tenebre
cercate ciò che è gradito al Signore
ed è per questo che è stato scritto Rit.

4 tutte le cose che sono condannate
son rivelate dalla luce
perché tutto quello che si manifesta
è la luce del Signore
ed è per questo che è stato scritto Rit.

5 voi camminate non come stolti
ma vigilate da uomini sapienti
e profittate del tempo presente
perché i giorni sono cattivi
ed è per questo che è stato scritto Rit.

6 non diventate uomini insipienti
ma comprendete la volontà di Dio
di vino voi non ubriacatevi
ma siate pieni di Spirito Santo
ed è per questo che è stato scritto Rit.

7 parlate tra voi in salmi e inni
cantando a Dio nei vostri cuori
rendete grazie sempre in ogni cosa
a Dio Padre nel nome del suo Figlio
ed è per questo che è stato scritto Rit.

OFFERTORIO
68 SIGNORE TU MI SCRUTI (Sal 138)

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(Strofe a righe alternate Uomini – Donne)
1 U Signore tu mi scruti e mi conosci
D sai quando seggo quando mi alzo
U da lontano penetri i miei pensieri
D cammini o riposi mi scruti Signor
U tutte le mie vie ti sono note
D tutte le mie vie son note a te
U prima ch’io pronunzi la parola
D tu già Signore la conoscerai

Rit. Per te le tenebre non sono oscure
e la notte è chiara come il giorno
per te le tenebre son come luce
dove fuggire dal tuo Spirito

2 U ecco da ogni parte mi circondi
D poni la tua mano su di me
U è meravigliosa la tua sapienza
D io non la comprendo è più grande di me
U dove fuggir dalla tua presenza
D dove andar lontan dal tuo Spirito
U se io salgo in cielo già là tu sei
D scenderò negli inferi eccoti

3 U prenderò le ali dell’aurora
D ed abiterò ai confini del mar
U anche là mi guida la tua mano
D e la tua destra mi afferrerà
U se dico l’oscurità mi copra
D e la notte sia intorno a me
U per te son le tenebre come luce
D come il giorno è chiara la notte per te

4 U tu le mie viscere hai creato
D nel seno di mia madre hai tessuto me
U ti lodo tu mi hai fatto come un prodigio
D son meravigliose le tue opere Dio
U tu mi conosci fino in fondo
D le mie ossa tu conoscevi Signor
U quando ero formato nel segreto
D tessuto nel profondo della terra

5 U mi hanno visto informe i tuoi occhi
D tutto era scritto nel libro tuo
U erano fissati i miei giorni
D e non ne esisteva nessuno ancor
U quanto son profondi i tuoi pensieri
D grande è il loro numero Signor
U se li conto sono più della sabbia
D li credo finiti e sono ancora con te

6 U se i peccatori sopprimessi Dio
D uomini violenti via lontano da me
U contro di te parlano con inganno
D insorgono con frode contro di Te
U forse che non odio chi ti odia
D forse non detesto i tuoi nemici Dio
U con odio implacabile li detesto
D li detesto come nemici miei

7 U scrutami e conosci il mio cuore o Dio
D provami e conosci i pensieri miei
U vedi se percorro vie di menzogna
D guidami sulla via della vita
U gloria a Dio Padre onnipotente
D gloria al Figlio nostro salvator
U gloria allo Spirito d’amore
D ora e nei secoli eterni

COMUNIONE
228 VIENI O LUCE VERA

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O luce radiosa, eterno splendore del Padre,
Cristo Signore immortale

1 Vieni o luce vera
vieni o vita eterna
vieni mistero nascosto
vieni tesoro prezioso

2 vieni realtà ineffabile
persona incomprensibile
vieni perenne esultanza
luce che non ha tramonto

3 vieni o vera attesa
di tutti quanti i salvati
risveglio dei dormienti
e risurrezione dei morti

4 vieni onnipotente
che tutto fai e rinnovi
che ogni cosa trasformi
con il tuo solo volere

5 Dio che rimani immobile
e sempre tutto ti muovi
e vieni a noi nella morte
tu al di sopra dei cieli

6 vieni o nome amato
amato e ripetuto
di te nessuno può dire
come e quale tu sia

7 vieni o gioia eterna
vieni corona di gloria
l’anima misera mia
vuole e desidera te

8 vieni a me che son solo
da tutti m’hai separato
e mi hai reso solo
solo su tutta la terra

9 tu m’hai acceso in cuore
il desiderio di te
mio respiro e mia vita
gioia dell’anima mia

10 ed ora dunque sovrano
poni in me la tua tenda
in me rimani e dimora
sino alla fine o buono

FINALE
153 VOI VENITE A ME (Gv 17)

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Rit. Voi venite a me
tutti che siete oppressi e affaticati
imparate da me
che sono mite ed umile di cuore
e riposo e pace troverete per il vostro cuor
e riposo e pace troverete
e pienezza della gioia dice il Signor

1 Padre è giunta l’ora del tuo figlio
perch’egli doni la vita eterna
a tutti quelli che tu gl’hai donato
questa è la vita conoscere te
ed il figlio tuo il Cristo Gesù