Per Origene il faraone rappresenta il diavolo che vuole uccidere i maschi e salvare le femmine ovvero eliminare le virtù e alimentare i vizi. Tale dinamica oppositiva, violentemente aggressiva e persecutoria, non riguarda solo gli ebrei del tempo dell’Esodo ma anche Gesù e i suoi discepoli, assediati da prove e tentazioni e reattivi con la loro fede e il loro timore di Dio. L’ordine del diavolo consiste nel “precipitarsi sui bambini appena nati quando toccano le mammelle della Chiesa, strapparli, perseguitarli, sommergerli nei flutti di questo secolo”. La madre di Mosè che lo ha tenuto nascosto per salvargli la vita indica ai discepoli di Gesù la via del nascondimento e la necessità di praticare le opere della giustizia – digiuno, preghiera, elemosina – nel segreto. La figlia del faraone rappresenta la Chiesa che riceve dalla sinagoga Mosè il quale rappresenta la Legge. La Chiesa “raccolse la Legge dal fango e dai luoghi paludosi e la stabilì nei palazzi e nelle dimore regali della Sapienza” cioè “rimosso il velo della lettera” offre ai suoi figli un cibo spirituale, “un cibo perfetto e solido”.