21 Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando: «Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà. 22 Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore della màcina non si udrà più in te; 23 la luce della lampada non brillerà più in te; la voce dello sposo e della sposa non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte. 24 In essa fu trovato il sangue di profeti e di santi e di quanti furono uccisi sulla terra».

Commento vocale di Francesco e  Giovanni su Apocalisse 18,21-24 – da telegram.

Omelia dialogata messa Dozza 29.11.2022 Ap 18,21-24

Omelia dialogata messa Sammartini 29.11.2022 Ap 18,21-24