Le letture previste dal calendario biblico sono Es 12,1-14; Salmo 115; 1Cor 11,20-32; Gv 13,1-15.

Giovedì Santo:

CANTO DI CONVOCAZIONE
E DI INIZIO: VEDI DOPO LE LETTURE

Dal libro dell’Esodo (12,1-14)

1 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto: 2 «Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. 3 Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. 4 Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne. 5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre 6 e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. 7 Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. 8 In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. 9 Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco, con la testa, le zampe e le viscere. 10 Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato, lo brucerete nel fuoco. 11 Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore! 12 In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! 13 Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. 14 Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».

Salmo responsoriale (dal salmo 115)

Canto 271  VIDEO clicca per audio

Rit: Il calice della salvezza alzerò
e invocherò il nome del Signor (2v)

Cosa renderò al Signore
per quanto egli mi ha dato
alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signor. Rit.

È preziosa agli occhi del Signore
la morte dei suoi fedeli
son tuo servo, figlio della tua ancella
hai spezzato le mie catene. Rit.

A te sacrifici di lode offrirò
e invocherò il nome del Signor
io adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo. Rit.

Dalla prima lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi (11,20-32)

Fratelli, 20 quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore. 21 Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l’altro è ubriaco. 22 Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo! 23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26 Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. 30 È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti. 31 Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati; 32 quando poi siamo giudicati dal Signore, siamo da lui ammoniti per non essere condannati insieme con il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (13, 1-15)

1 Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. 2 Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, 3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. 6 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7 Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». 8 Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9 Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». 10 Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
12 Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? 13 Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»

CONVOCAZIONE

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278 DALL’EGITTO USCI’ ISRAEL  (Sal 113)

1) Dall’Egitto uscì Israel
Giuda divenne il tempio di Dio
vide il mar, si ritirò
anche il Giordano indietro tornò
monti e colli balzano
come agnelli di un gregge
tremi la terra davanti a Dio
egli che in lago la rupe mutò

A Te la gloria
al nome tuo 
per la tua grazia 
e fedeltà (2v) 

2) non a noi non a noi
ma al tuo nome dà gloria Signor
per la tua grazia e fedeltà
al tuo nome dà gloria Signor
più non diranno i popoli
dove è mai il loro Dio
il nostro Dio è nel ciel
compie ogni cosa per suo voler

3) oro e argento gl’idoli lor
fatti da mano dell’uomo
hanno la bocca non parlano
hanno orecchi non odono
simile a loro diventerà
colui che idoli si farà
in Dio confida Israel
aiuto e scudo è il loro Signor

4) confiderà nel suo Signor
chi custodisce timore nel cuor
egli il loro aiuto
loro aiuto e scudo è il Signor
Dio ricorda ricorda noi
benedizione ci dona il Signor
piccoli e grandi benedirà
quanti avranno timore nel cuor

5) renda fecondi voi il Signor
egli che ha fatto la terra ed il ciel
sono i cieli del Signor
la terra ha dato agl’uomini
non potrà mai lodare Iddio
chi nella tomba discenderà
dai viventi il nostro Dio
benedizione eterna avrà

INIZIO

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244 E’ GIUNTA L’ORA (Gv 17)
1) È giunta l’ora Padre per me
ai miei amici ho detto che
questa è la vita conoscere te
e il Figlio tuo Cristo Gesù

2) erano tuoi li hai dati a me
ed ora sanno che torno a te
hanno creduto conservali tu
nel tuo amore nell’unità

3) tu mi hai mandato ai figli tuoi
la tua parola è verità
e il loro cuore sia pieno di gioia
la gioia vera viene da te

4) io sono in loro e tu in me
e sian perfetti nell’unità
e il mondo creda che tu mi hai mandato
li hai amati come ami me620+516

5) Guardando al cielo disse Gesù
E’ giunta l’ora Padre per me
Il Figlio tuo glorificherai
perché il Figlio dia gloria a Te

6) Padre hai dato al Figlio tuo
Su ogni carne autorità
Perché dia vita a quanti gli hai dato
La vita eterna egli donerà

7) Gloria in terra ho reso a Te
Quanto affidasti da fare a me
Io l’ho compiuto ed ora anche Tu
Mi darai gloria accanto a Te

8) Ho manifestato il nome tuo
a quelli che donasti a me
han custodito la tua parola
per loro prego perché son tuoi

9) Le tue parole hai dato a me
A loro Padre io le donai
Han conosciuto che vengon da te
Le hanno accolte nel loro cuor

10) Prego per loro e quanti ancor
Per mezzo loro credono in me
Sian tutti uno o Padre in noi
Come tu in me ed io in te

11) Dove io sono o Padre mio
Voglio che questi siano con me
Vedan la gloria che tu m’hai donato
Poiché da sempre hai amato me

12) O Padre giusto io conosco Te
E ho reso noto il nome tuo
Così l’amore con cui m’hai amato
Nel loro cuore dimorerà

OFFERTORIO

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149 QUESTO È IL COMANDO (Gv 13)
Rit. Questo è il comando che ho lasciato a voi (dice il Signore)
che vi amiate come io ho amato voi (amatevi)
come io ho amato voi

1 Io il maestro il Signor
io ho lavato i piedi a voi
vi laverete i piedi gli uni gli altri anche voi
così farete anche voi (amatevi)

2 questo comando lascio a voi
questo il comandamento mio
sapran che siete miei discepoli dice il Signor
se vi amerete tra di voi (amatevi)

3 in questo sta l’amor di Dio
questo è l’amore suo per noi
mentre eravamo peccatori Cristo morì per noi
Cristo Signor morì per noi (amatevi)

4 non noi per primi amiamo Dio
non noi amiamo il Signor
ma è stato il Padre che per primo ci ha dato il Figlio suo
egli per primo ci amò (amatevi)

5 non son venuto a giudicar
non son venuto a condannar
Dio ha mandato il Figlio suo nel mondo per salvar
chiunque crederà in lui (amatevi)

6 colui che è primo tra di voi
servo di tutti si farà
sarà umiliato chi si esalta e chi si umilierà
sarà esaltato dal Signor (amatevi)

7 pongo un bambino in mezzo a voi
come un bambino è il regno mio
chi accoglierà questo bambino in lui accoglie me
e in me colui che mi mandò (amatevi)

8 è dei violenti il regno mio
vampe di fuoco è l’amor
forte come la morte l’amore fiamma del Signor
nulla può spegnere l’amor (amatevi)

COMUNIONE

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245 GLORIA A TE GLORIA A TE (pange lingua)
Rit: Gloria a Te Gloria a Te 
Gloria a Te o Signore mio
Gloria a Te o Signore Dio

1) Canta o lingua il mistero
Del glorioso corpo
E di quel sangue prezioso
Che delle genti il grande Re
frutto di un grembo generoso
Ha sparso per l’umanità

2) Egli per noi si è donato
Nato da grembo vergine
Visse nel mondo e per noi sparse
Della Parola il seme
Mirabilmente la sua vita
Così concluse in mezzo a noi

3) La notte dell’ultima cena
A mensa coi fratelli
Ha dato pieno compimento
A quanto è scritto su di lui
Egli con le sue proprie mani
Si è donato in cibo a noi

4) Lui la Parola fatta carne
Con la parola trasformò
Pane in carne, vino in sangue
Veder con gl’occhi tu non puoi
La sola fede dà conferma
Al cuor che ha semplicità

5) Ora prostrati adoriamo
Il grande sacramento
L’antica legge ha compimento
In questo nuovo rito
Venga la fede in aiuto
Ai nostri sensi poveri

6) Lode esultanza onore e gloria
Salvezza e potenza
Salga benedizione eterna
Al Padre ed al suo Figlio
Al Santo Spirito sia gloria
Sempre in eterno amen

FINALE

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262 ETERNA E’ LA SUA MISERICORDIA (Sal 135)

 Ad ogni frase si ripete:
perché eterna è la sua misericordia

Lodate il Signore perchè è buono
lodate il Dio degli dei

2) lodate il Signore dei signori
lui solo ha compiuto meraviglie

3) ha fatto i cieli con sapienza
ha posto la terra sulle acque

4) ha fatto i grandi luminari
il sole la luna e le stelle

5) percosse l’Egitto nei suoi figli
percosse i suoi primogeniti

6) ha fatto uscire Israele
con mano potente e braccio teso

7) divise in due parti il mar rosso
vi fece passare Israele

8) travolse nel mare il Faraone
travolse nel mare le sue schiere

9) guidò nel deserto il suo popolo
percosse ed uccise re potenti

10) ha dato ad Israele suo servo
in eredità la loro terra

11) di noi umiliati si ricorda
dai nostri nemici lui ci libera

12) ad ogni vivente dona il cibo
lodate il Dio del cielo

13) sia gloria al Padre ed al Figlio
al Santo Spirito sia gloria