19bRimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20 e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. 21 E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?». 22 Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. 23 Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, 24 ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; 25 ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.
Messa dalla Dozza – Atti 9,19b-25
COMMENTO Famiglie della Visitazione:
Dobbiamo considerare molto preziosa l’affermazione che “Gesù è il Figlio di Dio” (ver. 20), perché ci porta subito al cuore della nostra fede: non dei comandamenti, non dei ragionamenti, ma semplicemente la “notizia”, la “buona notizia” di Gesù che è “il Figlio di Dio”. Possiamo così vedere confermato quello che Gesù stesso diceva a Saulo, che lo interrogava: “Chi sei, Signore?”. Qui siamo infatti al cuore della nostra fede e della vita nuova, sigillata, in tutte le generazioni cristiane fino ad oggi, dal sacramento del Battesimo, che, donandoci lo Spirito di Gesù, fa di noi i figli di Dio, primizia del cammino che l’annuncio evangelico propone all’intera umanità. Di tutto questo Saulo è non solo l’annunciatore, ma il testimone privilegiato, colui che “a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome” (ver. 21), ora fonte del dono evangelico. “Gesù è il Cristo”! (ver. 22).
Violenta è la reazione dei Giudei, che ne vogliono la morte (ver. 24).
I discepoli dell’Apostolo (ha già dei suoi discepoli?!) ne organizzano il salvataggio!
Dio vi benedica e voi pregate per noi. Giovanni e Francesco