8 Dice il Signore: «Come quando si trova succo in un grappolo, si dice: “Non distruggetelo, perché qui c’è una benedizione”, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa. 9 Io farò uscire una discendenza da Giacobbe, da Giuda un erede dei miei monti. I miei eletti ne saranno i padroni e i miei servi vi abiteranno. 10 Saron diventerà un pascolo di greggi, la valle di Acor un recinto per armenti, per il mio popolo che mi ricercherà. 11 Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino, 12 io vi destino alla spada; tutti vi curverete alla strage, perché ho chiamato e non avete risposto, ho parlato e non avete udito. Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che non gradisco, l’avete scelto». 13 Pertanto, così dice il Signore Dio: «Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi; 14 ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per lo spirito affranto. 15 Lascerete il vostro nome come imprecazione fra i miei eletti: “Così ti faccia morire il Signore Dio”. Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome. 16 Chi vorrà essere benedetto nella terra, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nella terra, giurerà per il Dio fedele, perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi.
Commenti registrati questa mattina, lunedì 30-03-2020, nella condivisione c/o le nostre parrocchie:
Omelia dialogata alla Dozza (file mp3)
Messa quotidiana trasmessa in diretta sul canale youtube delle Famiglie della Visitazione: https://youtu.be/1QoX69dEJME
Omelia dialogata a Sammartini: (file mp3)
COMMENTO delle Famiglie della Visitazione:
Giovanni. La parola che oggi ci riceviamo dalla bontà del Signore mi suggerisce un’attenzione privilegiata a quella che nei vangeli è La beatitudine dei poveri: beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli. E’ quella povertà dell’animo che sa cogliere il dono di Dio. Il povero in spirito è persona che vive perennemente nella sorpresa e nella gratitudine perché tutto è un regalo e qualche cosa di immeritato e quindi è un segno della pura purissima bontà di Dio. Sottolineerei questo come commento del versetto 8 del nostro brano, dove si dice che quel succo che si trova in un semplice grappolo d’uva non va distrutto, perché in esso è nascosta una benedizione. Questo ci offre la spiegazione semplice e profonda della povertà nello spirito, di una persona che per quello che di succo si trova in un grappolo e valuta la preziosità e l’importanza di un’intera linea; cioè, dal piccolo si passa al grande perché si coglie nel piccolo tutta la potenzialità di ricchezza e di sovrabbondanza di dono, di qualcosa di inaspettato. Talvolta sperimentiamo un cuore stretto e un’avidità non soddisfatta, per cui tutto sembra piccolo, tutto sembra povero, ma i versetti 13 e 14 (“Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi; 14 ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore”) ci dicono che il giudizio di sovrabbondanza o di povertà e quindi i sentimenti di riconoscenza o di delusione dipendono dalla realtà profonda del nostro cuore: se siamo piccoli, se siamo spiritualmente poveri, vediamo tutto buono, bello, inaspettato e degno di enorme riconoscenza, altrimenti tutto sembra povero e spento. Al versetto 16 (“Chi vorrà essere benedetto nella terra, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nella terra, giurerà per il Dio fedele, perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi”) mostra la fedeltà di Dio al suo amore per il popolo.
Francesco. Io aggiungerei alle osservazioni di Giovanni e a conferma di queste, le espressioni molto belle ripetute nel brano di oggi: “i miei eletti” (due volte), “i miei servi” (sette volte!),riferite, sembra, al popolo d’Israele, che ci mostrano il grande affetto che ha il Signore per questo popolo, la sua intenzione di non abbandonarlo mai in nessuna tribolazione, anche se il suo comportamento in particolare la sua infedeltà potrebbe dare luogo a qualche ripensamento da parte di Dio.
Dio ti benedica e tu benedici noi. Gv e F
”In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.” (Mt 18,3)