22 Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. 23 Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. 24 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». 25 Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. 26 Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo una cosa sola».
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ver.22 ci fa pensare che la festa della Dedicazione del tempio ora si presenta nella sua pienezza in Gesù che della profezia del tempio è il meraviglioso compimento!
Egli viene ora circondato e nuovamente interrogato dai Giudei.
La loro domanda ormai più volte ripetuta rivela anche il loro malessere e forse pure la loro angoscia, celata e manifestata come “incertezza”.
Ormai sanno bene come Lui risponderà!
Manca a loro l’elemento essenziale della fede, dono che hanno rifiutato: “Ve l’ho detto e non credete”! (ver.25).
Le opere compiute da Gesù sono testimonianza di Lui! Perché dunque essi non credono?
Afferma Gesù: “Voi non credete perché non fate parte delle mie pecore”!! (ver.26).
Io – e Francesco me lo conferma! – penso che questo avvenga perché essi rifiutano il dono di Dio, dono che esigerebbe il radicale loro accoglimento di Gesù come compimento e pienezza di tutta la profezia di Israele che ora è chiamata a compiersi nella persona e nell’opera di Gesù di Nazaret!
La profezia è infatti veramente accolta quando è riconosciuta nel suo adempimento!!
L’Israele fedele è quel gregge che ascolta la Parola di Gesù e lo segue (ver.27).
Coloro che ne fanno parte ascoltano la voce di Gesù e lo seguono ormai per sempre!
Nessuno potrà “strapparlo” dalla mano di Gesù e dalla mano del Padre!
Pregate per noi e noi per voi!
Giovanni e Francesco.