Carissime e carissimi tutti, consapevole che nessuno potrà di fatto essere presente, non voglio che ignoriate due piccoli appuntamenti per il prossimo martedì 24 febbraio 2009.

1) Alle 18 alla nuova Libreria Ambasciatori viene presentato il "nostro" librino sulla Lectio di Marco che abbiamo fatta insieme  lo scorso anno. Voi ne siete coautori di primaria importanza perchè senza voi non sarebbe stato scritto. E’ un libro che non ha un autore perchè è l’esperienza di un gruppo di sorelle e fratelli che si sostengono a distanza nella preghiera. Insieme a me parleranno due care amiche, Beatrice Draghetti, che era mio Presidente all’Azione Cattolica di Bologna quando io ne ero l’assistente, e adesso è Presidente della Provincia di Bologna, e Flavia Prodi, la moglie di Romano.

2) Alle 21 c’è un incontro nella nostra Parrocchia della Dozza, provocato da un mio messaggio-invito comparso oggi sull’edizione bolognese di Repubblica dove protestavo per l’iniziativa delle "ronde". Provo a mandarvi questo testo:

"Sento in coscienza  il dovere di prendere posizione davanti alla prospettiva emersa in queste ore, a che nelle nostre città si organizzino "ronde" disarmate e collegate con le forze dell’ordine per sorvegliare luoghi esposti a possibili azioni illecite e pericolose. In tal modo si potrebbero individuare persone dal comportamento sospetto e segnalarle. Ero bambino quando mio padre mi diceva di certe "squadre" che si suoi tempi garantivano l’ "ordine" e mi ricordo con quale angoscia ascoltavo il racconto di un suo incontro scontro dovuto al suo rifiuto di un provvedimento del Duce, comunicatogli dal Vescovo della sua città, di sciogliere l’associazione di Azione Cattolica della quale era Presidente. Mai avrei pensato di ritrovare dentro di me quelle stesse ombre della mia infanzia. Dove sta andando il nostro grande popolo? Certo sono allarmato per tanti miei amici italiani e stranieri che potrebbero facilmente entrare in quella categoria dei "sospetti", solo perchè meno "attrezzati" nell’abbigliamento, più segnati nel volto dalle fatiche della loro povera vita, poco abituati a sorridere per il peso dei pensieri e dei ricordi. Ma sono molto più allarmato per tutti quelli che forse in buona fede s’impegneranno nelle "ronde" e penseranno in questo modo di servire la nostra società. E infine sono addolorato per coloro che propongono simili iniziative: come è possibile che non siano consapevoli del degrado culturale e spirituale che provvedimenti simili causano nelle coscienze e nel pensiero? Se sono padri e madri, come possono non vedere il male che portano alla crescita dei loro figli? Se hanno in loro stessi qualche traccia della nostra grande sapienza cristiana, non colgono la negazione che gesti simili affermano nei confronti del Vangelo del Signore?
Per questo, non volendo polemizzare con nessuno, invito a casa mia per il prossimo martedì, alle 21, tutti coloro che desiderassero pensare non tanto a osteggiare questa impresa, quanto a dare un segno contrario e positivo. Per esempio, si potrebbe pensare a gruppi di solidarietà e di aiuto che nelle stesse ore e negli stessi luoghi cercassero e soccorressero chi fosse privo di ogni conforto e protezione. A Bologna iniziative di questo tipo ci sono sempre state e tuttora sono presenti accanto al dolore e alla fatica di molti. Potremmo dare anche a questi amici e fratelli un segno concreto  della nostra gratitudine per il loro prezioso e silenzioso lavoro. Giovanni Nicolini."

Ecco ci sono miracolosamente riuscito. E’ evidente il mio bisogno di essere preceduto, inseguito, corretto…dalla vostra preziosa preghiera. Beneditemi. Giovanni.