Ho saputo che la comunità religiosa da lei fondata è dedicata alla Visita della Madonna a Elisabetta. Come mai una comunità maschile si qualifica come devota a questo mistero del rosario? Scusi la mia ignoranza. Io non vado in chiesa, ma le sue lettere sul carlino mi piacciono e così questa è diventata la mia vita religiosa della domenica.

Mi ha fatto sorridere il suo biglietto, di cui la ringrazio. Occorre una precisazione: noi non siamo una comunità di fratelli, ma di fratelli, di sorelle e di sposi. E le sorelle sono più dei fratelli, o per lo meno sono molto più buone e più brave di noi fratelli. Gli sposi, poi!

L’affidamento alla Visitazione, all’inizio si è legato solo al fatto che la Famiglia fondata da Giuseppe Dossetti, alla quale siamo legatissimi, sia perché abbiamo la stessa Regola, sia perché abbiamo lo stesso cammino nella lettura meditata e pregata di tutta la Bibbia, quella Famiglia è dedicata all’Annunciazione. Ci è sembrato bello metterci accanto a questi nostri fratelli maggiori affidandoci alla bellezza e all’intercessione del secondo mistero gaudioso del Rosario. Negli anni sono venute avanti altre ragioni. Sempre di più si è visto quanto il mistero del femminile sia prezioso nella nostra fede ebraica e cristiana. Abbiamo visto quanto sia profondo i legame tra femminile, nuziale e materno, e come questo sia o dovrebbe essere attenzione primaria e urgente della comunità cristiana. Senza femminile non ci sarebbe Chiesa, e non solo per motivi fisiologici, ma soprattutto per motivi spirituali profondi. Le faccio un esempio! Nella famiglia, qual è la figura più importante? Senza dubbio è la figura femminile della sposa e della madre, perché è lei il principio, la fonte e la continua opera di fondazione e di custodita del vincolo dell’amore e della comunione. Forse questo femminile deve essere ancora approfondito, compreso e accolto. Ma della sua importanza non c’è dubbio. Non è questo lo spazio in cui affrontare il problema, ma almeno il “titolo” deve essere ricordato. La saluto con gratitudine e simpatia. E con lei i cari lettori della domenica.

Giovanni della Dozza.

Nota: Articolo pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 25 Giugno 2017 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.