12 Mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». 13 Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. 14 Gli ordinò di non dirlo a nessuno: «Va’ invece a mostrarti al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro». 15 Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. 16 Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.
Luca 5,12-16
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Gesù è venuto tra noi per salvarci. Nel brano precedente egli supera radicalmente l’ “obiezione” di Pietro il peccatore e lo fa “pescatore di uomini”!
Mi sembra importante tenere come “chiave” di lettura e di interpretazione questa potenza e questa volontà di Gesù: ieri superava l’obiezione del peccatore Pietro, oggi risponde prontamente e potentemente all’affermazione del lebbroso: “Signore, se vuoi, puoi purificarmi … Lo voglio, sii purificato!”.
Mi chiedo, insieme a voi, perché Gesù chieda il segreto su quanto Egli ha fatto ed è avvenuto!
Penso che innanzi tutto Egli voglia custodire ed esaltare il legame e la continuità tra il regime della Legge, e il suo adempimento nell’opera di salvezza che Egli viene a portare.
Ma soprattutto penso che, come Pietro mi si presentava ieri come “peccatore-pescatore”, oggi quest’uomo è il “lebbroso purificato”!
E questo è perché tutti siamo dei “salvati”! Cioè tutti portiamo in noi stessi sia la realtà del nostro essere prigionieri del male e della morte, sia la meraviglia della salvezza donata dal Signore.
Pensiamo ad esempio alla preghiera dell’ “Ave Maria” quando diciamo “Prega per noi peccatori …”. La Pasqua è morte-risurrezione. Non è “immortalità”!
In questo modo, anche “l’offerta per la purificazione” custodisce e illumina la storia del “lebbroso-purificato”!
E questo mi pare il significato profondo dei vers.15-16, dove Gesù “risponde” alla ricerca di chi vuole ascoltarlo e farsi guarire ritirandosi nel deserto a pregare!
Non è una fuga o un rifiuto, ma un annuncio potente dell’opera di Dio!
Così, anche noi oggi riceviamo questo invito ad unirci alla preghiera di Gesù in luoghi deserti proprio per custodire la meraviglia e il rendimento di grazie per tutto quello che Egli compie in noi peccatori!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“L’intoccabile”: così definisce il lebbroso Alberto Maggi. Non si dovevano avere contatti con i lebbrosi, non si dovevano avvicinare…; essi erano totalmente esclusi dalla vita sociale e per giunta considerati “impuri”, Lo stato di impurità impediva anche la relazione con Dio, poiché si doveva essere “puri” per rivolgersi a Lui e pregarlo. Gesù spazza via tutto questo: il lebbroso fa un gesto da disperato, “gli si gettò dinanzi”, e Gesù – a sua volta – “tese la mano e lo toccò”. Nessuna impurità o colpa o peccato può escludere dall’amore di Dio. E’ la nuova, buona notizia che affascina tutti: “folle numerose venivano per ascoltarlo”.