15 Con tutto ciò il popolo non si convertì e non rinnegò i suoi peccati, finché non fu deportato dal proprio paese e disperso su tutta la terra. Rimase soltanto un piccolissimo popolo e un principe della casa di Davide. 16 Alcuni di loro fecero ciò che è gradito a Dio, ma altri moltiplicarono i peccati. 17 Ezechia fortificò la sua città e portò l’acqua nel suo interno; con il ferro scavò un canale nella roccia e costruì cisterne per l’acqua. 18 Nei suoi giorni Sennàcherib fece una spedizione e mandò Rapsache; alzò la sua mano contro Sion e si vantò spavaldamente nella sua superbia. 19 Allora si agitarono loro i cuori e le mani, soffrirono come le partorienti. 20 Invocarono il Signore misericordioso, tendendo le loro mani verso di lui. Il Santo li ascoltò subito dal cielo e li liberò per mezzo di Isaia. 21 Egli colpì l’accampamento degli Assiri, e il suo angelo li sterminò, 22 perché Ezechia aveva fatto quanto è gradito al Signore e aveva seguito con fermezza le vie di Davide, suo padre, come gli aveva indicato il profeta Isaia, grande e degno di fede nella sua visione. 23 Nei suoi giorni il sole retrocedette ed egli prolungò la vita del re. 24 Con grande ispirazione vide gli ultimi tempi e consolò gli afflitti di Sion. 25 Egli manifestò il futuro sino alla fine dei tempi, le cose nascoste prima che accadessero.