12 Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza 13 e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli d’Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. 14 Ma le loro menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l’Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. 15 Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; 16 ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto. 17 Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. 18 E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.
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Una rapida rilettura di questo capitolo ci conferma circa il dono che abbiamo ricevuto: il Signore Gesù! Dunque, dice alla lettera il ver.12, “avendo una tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza”: il termine “franchezza” indica una determinazione interiore che si traduce in modi esterni di sicurezza e di desiderio di comunicare il dono ricevuto!
Questo atteggiamento è alternativa radicale alla condizione dei “figli d’Israele” (ver.13), quando “Mosè poneva un velo sul suo volto, perché essi non vedessero la fine di ciò che era solo effimero”, in quanto lo splendore del su volto si estingueva.
Questo però provoca un indurimento delle loro menti (ver.14), e quel velo “rimane, non rimosso,” quando essi leggono l’Antico Testamento.
Quel “velo” solo “in Cristo viene eliminato”! Ci sarà la loro “conversione al Signore, e il velo sarà tolto” (ver.16)!
La condizione dei discepoli di Gesù è radicalmente diversa, perché in Gesù essi sono in pienezza di libertà da ogni velo, come ascoltiamo al ver.17.
E c’è di più! Tolto il velo, essi, “a viso scoperto” non solo ascoltano la parola del Vecchio Testamento alla luce di Gesù, ma, dice Paolo, ”riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, dio gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore” (ver.18).
Cioè, non solo vediamo tutta la Parola di Dio alla luce di Gesù, ma in quella luce noi stessi veniamo trasformati, appunto “riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore”.
Oso dire: veniamo trasformati in Colui che contempliamo: il Signore Gesù!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.