9 Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». 10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose? 11 In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13 Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
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Qual’è l’interrogativo di Nicodemo al ver.9? Mi sembra sia l’avvenimento e la nuova condizione della nascita e della vita nuova nello Spirito. Gesù rimprovera Nicodemo perché, essendo “maestro d’Israele” (addirittura, alla lettera, sarebbe “il maestro” di Israele!) non conosce questo evento ampiamente e chiaramente preannunciato dai profeti riguardo agli ultimi tempi, nei quali la Legge divina non sarebbe più scritta su tavole di pietra, ma scritta nel cuore delle persone!
In ogni modo, dice Gesù, Egli parla di ciò che sa e testimonia ciò che ha veduto (ver.11), ma la testimonianza non è accolta. Non so dire perché viene usata qui la prima persona plurale. Forse è perché in tale testimonianza sono ormai coinvolti anche i discepoli.
E c’è di più! Ora Gesù annuncia che cosa avviene sulla terra per opera dello Spirito di Dio. Ma si dovrà annunciare anche la gloria piena del cielo, e il Figlio di Dio nella gloria del Padre!
Ebbene, a dare questo annuncio di gloria sarà quello stesso “Figlio dell’uomo” che è disceso dal cielo! Lui, Gesù, qui tra noi! Ed è per questo annuncio della terra e del cielo che è necessario che “sia innalzato il Figlio dell’uomo”! “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato sulla Croce il Figlio dell’uomo”! (ver.14).
Allora chi guardava il serpente innalzato era guarito, così, “chiunque crede in Lui – “nel Figlio dell’uomo”! – abbia la vita eterna! Immagine terribile, che dice come il Figlio di Dio, facendosi carne, si sia rivestito della grande miseria dell’umanità, simboleggiata dal Serpente tentatore.
Sarà proprio questo abbassamento-annientamento del Figlio dell’uomo il principio e la fonte della salvezza dell’universo, e della vita eterna.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.