persone-cellulariCaro don Giovanni, non sono tifoso di calcio, ma mi dicono che non ci sono più gli stadi super-affollati. Ci sono le piazze, ma anche queste sono vuote. Piene di traffico, o bellissime pedonali, ma manca quella piazza che faceva incontrare e parlare tra loro le persone. Stiamo sempre più soli. Non solo gli anziani, ma anzhe i giovani e i ragazzi e persino i bambini ognuno davanti al suo telefonino. Mi ha fatto piacere sentire da lei in un’occasione pubblica che questo è un segno anche dell’assenza della politica, perché manca l’incontro tra cittadini che ascoltino e propongano pensieri e progetti. Cosa ne pensa?

Caro amico, al suo elenco potrei aggiungere un certo deserto delle nostre assemblee liturgiche. Anche se per la verità io sono fortunatissimo e mi trovo sempre in mezzo ad un popolo del Signore ancora vivace e attento e desideroso di partecipare. È vero però che in generale la gente è più sola. E paga cara l’illusione di un contatto con tutto il mondo, contatto che inizia e finisce con un bottone per accendere e spegnere. Anche le abitazioni sono diventate più silenziose e solitarie, perché ognuno ha la sua compagnia nello schermo piccolo o grande che ha davanti e che esige di non essere disturbato. Io sono contento che nella nostra parrocchia il commento della Parola di Dio nei giorni feriali lo facciamo tutti insieme. E quanto mi sento aiutato da questo! Mi piace constatare che vado a Messa con i pensieri che il Signore mi ha suggerito nella sua Parola, ed esco da Messa con tanti altri diversi pensieri che il Signore ha regalato a chi a Messa ho incontrato e ascoltato. Anch’io sono preoccupato dell’assenza della “conversazione politica”, che in “regimi” come il nostro, meno democratico di quello che vuol sembrare, la conversazione della gente e con la gente diventa un passaggio molto importante. Ancora una volta mi viene in aiuto l’esempio del Vescovo di Roma, che porta sempre la sua parola ad una grande conversazione anche quando è lui solo a parlare. Perché non proponiamo al “Carlino” e agli altri giornali di promuovere una conversazione tra i lettori? Per esempio: se qualcuno intervenisse nel nostro dialogo e la settimana prossima potessimo rispondere a quello che ci hanno scritto? La conversazione è sempre una convergenza di pensieri, sentimenti ed esperienze diverse che scoprono con gioia di potersi incontrare amichevolmente con altre realtà. Pensiamoci! E intanto, buona Domenica a tutti.

Giovanni della Dozza.

Domenica 24 Gennaio 2016