1 E tu, figlio mio, attingi forza dalla grazia che è in Cristo Gesù: 2 le cose che hai udito da me davanti a molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali a loro volta siano in grado di insegnare agli altri.
3 Come un buon soldato di Gesù Cristo, soffri insieme con me. 4 Nessuno, quando presta servizio militare, si lascia prendere dalle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. 5 Anche l’atleta non riceve il premio se non ha lottato secondo le regole. 6 Il contadino, che lavora duramente, dev’essere il primo a raccogliere i frutti della terra. 7 Cerca di capire quello che dico, e il Signore ti aiuterà a comprendere ogni cosa.
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Mi sembra molto importante raccogliere le nostre attenzioni e riflessioni, e indicazioni per la nostra preghiera, tra la prima e l’ultima Parola del nostro brano: il ver.1 dove si può cogliere un significato più intenso stando alla lettera del testo: “Attingi forza “nella grazia” che é in Cristo Gesù”. E il ver.7 dove l’affermazione è rafforzata: “..il Signore “infatti ti darà” di comprendere …”. Questa è la fonte e la forza della nostra
vita: la grazia che è in Cristo Gesù!
Paolo illumina la sua affermazione con tre immagini esemplari: le figure del soldato, dell’atleta e del contadino. La persona del soldato evidenzia soprattutto la dedizione totale richiesta dall’arruolamento (ver.4), e Paolo è quello che ha “arruolato” Timoteo. Quindi gli dice: “soffri con”, fatica con me.
La persona dell’atleta dice il forte impegno nella competizione secondo le regole, per ricevere il premio (Ver.5).
Del contadino si rivendica il diritto di essere “il primo a raccogliere i frutti della terra”(ver.6).
Mi sembra dunque importante che si affermi la decisiva importanza dell’impegno morale all’interno della grazia di Dio. Questo allontana assolutamente il sospetto che se tutto è “grazia” non c’è bisogno di alcuna risposta nè di alcun impegno nostro. E d’altra parte riafferma che, come abbiamo colto ai vers. 1 e 7, tutto è vissuto e celebrato nell’orizzonte della grazia divina! Da tale grazia tutto sorge e ad essa tutto converge.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.