1 Questa, o carissimi, è già la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due con i miei avvertimenti cerco di ridestare in voi il giusto modo di pensare, 2 perché vi ricordiate delle parole già dette dai santi profeti e del precetto del Signore e salvatore, che gli apostoli vi hanno trasmesso. 3 Questo anzitutto dovete sapere: negli ultimi giorni si farà avanti gente che si inganna e inganna gli altri e che si lascia dominare dalle proprie passioni. 4 Diranno: «Dov’è la sua venuta, che egli ha promesso? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi, tutto rimane come al principio della creazione». 5 Ma costoro volontariamente dimenticano che i cieli esistevano già da lungo tempo e che la terra, uscita dall’acqua e in mezzo all’acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio, 6 e che per le stesse ragioni il mondo di allora, sommerso dall’acqua, andò in rovina. 7 Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima Parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina dei malvagi.
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COMMENTO
Oggi il testo è una grande lode alla Parola di Dio: invito a ricordarla e a ispirarsi ad essa per il nostro pensiero e azione.
La stessa creazione sta insieme ed è conservata grazie ad essa.
Dio vi benedica e voi pregate per noi. Francesco e Giovanni
PS: se volete domani alle 16.30 collegarvi con la Cattedrale di Bologna per un ricordo di don Giuseppe Dossetti (letture e Messa presieduta dal card. Zuppi), potete farlo andando su You tube di 12 Porte o sul siti della Chiesa di Bologna