4 Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, 5 quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. 6 Si legge infatti nella Scrittura:
Ecco, io pongo in Sion
una pietra d’angolo, scelta, preziosa,
e chi crede in essa non resterà deluso.
7 Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono
la pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata pietra d’angolo
8 e sasso d’inciampo, pietra di scandalo.
Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. 9 Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. 10 Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.
1 Pietro 2,4-10
![1 Pietro 2,4-10](https://www.famigliedellavisitazione.it/wp/wp-content/uploads/2013/03/lectio-1Pietro_958x340.jpg)
Come ascoltiamo al ver.4, anche oggi riceviamo il dono di poterci avvicinare a Lui, a Gesù. E’ un fatto del tutto straordinario, perché quello che Lui è, dice e fa, non è omogeneo alle sapienze mondane, ma ne è l’alternativa radicale. In noi stessi percepiamo ogni giorno tale contradizione, perché avvicinarci al Signore del Vangelo implica sempre la nostra “conversione”. Il Tempio è fatto di “pietre vive” che si accostano alla “pietra viva”: questa è la vita nuova che ci è stata donata! Come nella Prima Alleanza tra Dio e i nostri padri ebrei i sacerdoti erano i mediatori tra Dio e il suo popolo, ora i discepoli e fratelli di Gesù sono loro il “sacerdozio”, cioè la “mediazione” tra Dio e l’intera umanità. E lo siamo “in Gesù”, cioè per la nostra comunione con Lui e con la sua Parola. Siamo chiamati dunque a vivere con Lui e in Lui e per Lui.
L’immagine della pietra e del tempio sono per dire che la vita cristiana è fondamentalmente comunione con Gesù. Credere in questa pietra d’angolo (ver.6) è tale comunione. Ed è quindi condividere la stessa sorte di Gesù, e quindi l’inevitabile disomogeneità con il mondo. Ma sappiamo che questa ostilità che porta il Signore fino alla Croce è la salvezza del mondo stesso! Noi stessi sperimentiamo come questa pietra possa diventare “sasso d’inciampo, pietra di scandalo” quando non siamo in comunione con Lui e non obbediamo alla Parola. Così i vers.7-8.
Ecco allora la “definizione” della Chiesa al ver.9: “Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di Lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa”. Ma noi proveniamo da quello stesso mondo che crocifigge il Figlio di Dio: “Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio, un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia”(ver.10). La nostra stessa storia è annuncio e testimonianza del dono di Dio e della vita nuova in Gesù suo Figlio. La Parola di Dio è la memoria e il racconto di quello che ogni discepolo ha vissuto e vive nel mistero di Dio e della storia che Dio gli dona.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Mi ha sempre colpito questa “pietra angolare”, e mi chiedevo: Com’è fatta? Si colloca in un angolo o in tutti gli angoli della costruzione? E quali le sue caratteristiche? Comunque sia, è Cristo la pietra d’angolo, il solido fondamento della costruzione, di cui siamo “pietre vive” anche noi. Come mai questa pietra fondamentale è stata scartata dai costruttori? In effetti, Gesù si è presentato come una pietra povera, dall’apparenza modesta, non valida in base ai criteri umani; si poteva certo dubitare che Dio costruisse il suo tempio a partire dall’ultimo degli uomini. E invece, proprio attraverso di lui, noi siamo passati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa, siamo diventati popolo di Dio e abbiamo ottenuto misericordia.